STORIA
DELLA
PARAPSICOLOGIA
Brunilde Cassoli
INTRODUZIONE
La Sibilla
"Posso contare i granelli
della sabbia
o posso misurare l'Oceano
/
ho orecchie per il
silenzio e so cosa
dice il muto /
oh, i miei sensi
percepiscono odore
di testuggine con
carcassa /
messa a bollire sul fuoco
con carne di
agnello in un calderone /
di rame è il recipiente
che sta sotto
e di rame è il coperchio"
Narra Erodoto che Questa
fu la risposta della pitonessa di Delfi agli inviati di Creso,
re della Lidia, nel momento esatto in cui essi entravano nel
Tempio, e prima ancora che essi ponessero alla pitonessa la
domanda per cui Creso li aveva inviati. La domanda era la
seguente: "Cosa sta facendo in questo momento il re Creso,
figlio di Aliatte?" E Creso, nel giorno concordato con i suoi
messaggeri -il centesimo dalla loro partenza- aveva messo a
bollire in un calderone di rame una testuggine e un agnello
fatto a pezzi. Aveva cercato di attuare una delle cose più
improbabili e più difficili da immaginare. Eravamo circa nel
'500 a.C. e, se i fatti sono veri, possiamo affermare che Creso
aveva la stoffa dello sperimentatore.
******
Dai tempi più remoti il
mistero ha accompagnato la vita dell'Uomo. La vita umana non
sarebbe così carica di emotività e di interesse se mancasse il
mistero, se non ci fossero fatti inspiegabili e inquietanti,
vissuti, affrontati, subìti, a volte con timore o stupore e
riverenza e sottomissione, a volte indagati, combattuti,
rifiutati, accettati. Per ogni enigma risolto, dieci ne sorgono,
e ciò vale per il macrocosmo come per il microcosmo, per gli
sconfinati spazi dell'Universo e per gli altrettanto sconfinati
spazi interiori.
Noi vogliamo occuparci di
quei fenomeni che da sempre accompagnano l'Uomo e che sono stati
avvertiti e sentiti come "insoliti": intuizioni, sogni
veridici, apparizioni, capacità profetiche, guarigioni
inspiegabili, comunicazioni fra vivi o col mondo ultraterreno
eccetera, quei fenomeni che oggi noi chiamiamo "paranormali", o
più modernamente psi, la prima lettera greca della
parola "Psiche". Paranormale significa "che sta a fianco del
normale ", che accompagna la normalità in attesa - forse solo
ipotetica - di integrarsi in essa.
La Ricerca che si occupa
e studia i fenomeni paranormali è definita con tre termini
diversi, ma praticamente dallo stesso significato. Il più
antico, adoperato fin dal secolo scorso (1882) dai popoli
anglosassoni, è "Ricerca Psichica". Nel mondo latino,
con un termine coniato ai primi del secolo, dal premio Nobel
Charles Richet, si usò "Metapsichica" . Nel 1953 il
Congresso Internazionale tenutosi nell'Università di Utrecht in
Olanda, propose "Parapsicologia"
In tutti e tre i termini
entra il concetto di "psiche". Tutti e tre i termini vengono
impiegati tutt'ora : praticamente sono sinonimi, ma, come
abbiamo anticipato, con espressione più moderna oggi si tende a
parlare di fenomeni psi.
Noi useremo
prevalentemente il termine Parapsicologia. La Parapsicologia
per noi si interessa e studia un campo notevolmente più
ristretto di fenomeni. Ma di ciò parleremo in seguito.
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DAL MITO ALLA STORIA
La prima pagina di
questo Compendio di Parapsicologia riporta un aneddoto,
citato da Erodoto nelle sue "Storie" e al quale possiamo dare
un certo credito. Fenomeni paranormali vengono segnalati dai
resoconti storici fin dalla più remota antichità, spesso
riportati da libri sacri. L'Antico Testamento è una vera
miniera di fatti che si potrebbero interpretare come fenomeni
di chiaroveggenza, precognizione, sogni telepatici e profetici.
All'inizio dei tempi
storici pressochè dovunque si ritrova una mentalità magica,
analogica, e i principi della magia, che è pratica e dottrina
assieme, emergono a poco a poco, inconfondibili. L'evocazione
dei morti appare fin dalle prime civiltà: Accadi, Sumeri,
Babilonesi, Caldei, Egiziani. L'Egitto fu la patria, la culla
della "scienza dell'Aldilà", del culto dei morti, nonché della
credenza degli spiriti che si evocavano anche per mezzo delle
"statue parlanti". Egiziana è la credenza nel Ka^, considerato
come un "doppio spirito", un perispirito da venerare e
rispettare. Egiziana è anche l'origine dell'oracolo, che in
Grecia poi trovò un terreno fertilissimo.
Presso gli Ebrei, dalla
religione così diversa dalle altre, con il suo assoluto
monoteismo, ebbe grande importanza e diffusione la profezia,
considerata ispirazione diretta della divinità che agiva tramite
particolari spiriti eletti; di alcuni sono giunti fino a noi
anche i nomi e la fama dei loro poteri paranormali: Elia ed
Eliseo, che poteva ascoltare a distanza i discorsi dei re
nemici, ed Ezechiele che era un potente chiaroveggente. Sono
noti gli episodi di Aronne che trasformò il suo bastone in
serpente, e di Samuele che apparve a Saul per predirgli
l'infausto esito della battaglia contro i Filistei . La vita di
Mosè è costellata di affascinanti episodi "miracolosi".
In Grecia la
"paranormalità" subì una raffinata diversificazione. Le potenze
invisibili, divine o demoniache, non furono più usate e
degradate per superare gli ostacoli dell'esistenza, ma furono
impiegate soprattutto per ottenere un contatto con gli Dei,
ricorrendo alle Pizie o Pitonesse. L'oracolo di Delfo era fra i
più noti e rispettati.
Roma ci offre, con il "De
Divinatione" di Cicerone, il documento forse più antico e
rivelatore della mentalità romana nei confronti dei fenomeni
paranormali. I Romani già conoscevano le "mensae divinatorie"
che altro non erano se non ciò che noi oggi chiamiamo "il
tavolino" parlante..
Molto difficile sarebbe
tratteggiare in brevi linee l'atteggiamento del Cristianesimo
nei confronti del paranormale. Un simile quadro dovrebbe partire
dalla vita di Cristo, piena di accadimenti eccezionali, a tutto
il Medio Evo. Ricordiamo il lungo e terribile periodo
dell'Inquisizione durante il quale, dal secolo XIII fino al
XVIII, i fenomeni paranormali, quando si manifestavano, venivano
interpretati come stregoneria o opera del demonio, con le
atroci conseguenze che più o meno tutti conosciamo.
Scolasticamente dividiamo
la lunga storia della Parapsicologia in alcuni periodi
schematici, costruiti su poche linee essenziali.
1)
Periodo Storico, che dai primordi faremo giungere
fino al 1770, data assolutamente arbitraria e di comodo, quando
il medico Franz Anton Mesmer pubblicò la sua opera più
importante: "Mémoire sur la découverte du magnetisme animal".
2)
Periodo Mesmerico, che - sempre per una datazione
di comodo - faremo partire dal 1770 fino al 1848, altra data
arbitraria ma significativa, perché rappresenta l'inizio del
movimento spiritico.
3)
Periodo Spiritico che, nato a metà
dell'Ottocento, continua tuttora con una evoluzione
indipendente.
4)
Primo periodo Scientifico che facciamo coincidere
con la fondazione della "Society for Psychical Research" a
Londra , nel 1882.
5)
Secondo periodo Scientifico (più propriamente
Periodo Parapsicologico) con inizio nel 1937 quando a Durham
(USA) fu pubblicato il primo numero del "Journal of
Parapsychology", diretto da Joseph B. Rhine.
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Del Primo Periodo
riteniamo sufficienti le notizie già fornite precedentemente e
passiamo direttamente al Secondo Periodo:
IL
MESMERISMO
Proseguendo in questo
breve excursus storico accenneremo ora a quella originale figura
di medico austriaco, Franz Anton Mesmer, che abbiamo scelto per
datare il Secondo Periodo della Storia della
Parapsiclogia. Perché Mesmer? Perché il 1770?
Laureatosi prima in filosofia e in teologia, poi in medicina, Mesmer
apprezzò le teorie magiche di Paracelso e quelle matematiche di
Newton, giungendo ben presto ad elaborare una sua ipotesi di
derivazione astrologica che espresse nella sua tesi di laurea in
medicina dal titolo: "De Planetarum influxu". Affermava che
accanto ad un magnetismo fisico, quello proprio delle calamite,
esisteva un magnetismo animale che prendeva le mosse
dall'influsso dei corpi celesti su tutti gli esseri viventi.
Concepiva cioè l'esistenza di un impalpabile "fluido" universale
che, permeando l'intero spazio cosmico, aveva la particolare
proprietà di agire sul corpo umano dandogli delle proprietà
analoghe a quelle della calamita. Sapendo ben dirigere quel
fluido, si poteva riportare "armonia" ad un corpo ammalato, cioè
disarmonico e privo di equilibrio, e ridargli la salute. Su
questa base Mesmer subito dopo la laurea iniziò quel periodo
della sua carriera di medico che venne definito del "magnetismo
minerale", convinto com'era, di convogliare sui pazienti,
tramite le calamite, un mezzo fluidico di natura fisica. Due
casi clinici ben documentati come spettacolari guarigioni gli
procurarono subito grande fama, nonostante l'opposizione e le
violenti polemiche della classe medica ufficiale.
Mesmer fu costretto a
lasciare l'Austria e nel 1776 si rifugiò a Parigi. Ben presto
anche a Parigi acquistò fama, prestigio e denaro. Ma la grande
importanza di questo periodo, da un punto di vista culturale, fu
la pubblicazione della sua opera principale che segnò una data e
una tappa nella Storia: "Mémoire sur la découverte du
Magnetisme animal" nel quale viene portata in luce la sua più
brillante intuizione, quella della sorgente biologica del
fluido. Con questo scritto infatti Mesmer rivoluziona
radicalmente la sua generale concezione bio-medica: la forza
magnetica minerale diventa animale. Si era infatti accorto,
durante le sedute terapeutiche, che la virtù curativa del
supposto fluido non derivava tanto dalle calamite metalliche
applicate sui pazienti, quanto dalle mani stesse del terapeuta.
Con questa osservazione
Mesmer scopre, o per lo meno intravede, quella che oggi si dice
tecnica della trance ipnotica. Portava i suoi pazienti - spesso
con sedute di gruppo- in "stati modificati di coscienza"
che si accompagnavano a drammatiche esperienze, tremiti,
convulsioni, riso, pianto ecc. e da cui, questi ammalati,
uscivano svuotati e liberati dalle loro sofferenze. Accadeva
anche, durante queste sedute, che si manifestassero fenomeni di
conoscenza di fatti ignoti al paziente di schietto carattere
paranormale.
E' facile intuire le
reazioni delle istituzioni scientifiche verso queste pratiche
("abili mistificazioni, a scopo di lucro"). Mesmer lasciò più
volte Parigi e definitivamente la Francia nel 1794 nel corso
della rivoluzione francese. Ritornò in Austria dove morì nel
1815, solo e povero.
Diventa ora più
comprensibile perché, con Mesmer, si sia stabilita una data e un
periodo storico. Il Mesmerismo, che parte da un filone di idee
antiquato (fluido cosmico e influenza astrologica) e attraversa
la fase del fluido fisico (vedi calamite), giunga poi al
concetto biologico di fluido animale, che si trasmette
dal terapeuta al paziente, inquadrando la tecnica in uno schema
psicologico e psichiatrico e aprendo la strada all'ipnotismo
moderno e ai grandi psichiatri del XIX secolo quali Charcot,
Janet, Jung, Freud.
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LO SPIRITISMO
La Patria dello
Spiritismo è stata certamente la libera America dove un
particolare clima socioculturale ancora semplice e a contatto
con la natura ha favorito una mentalità collettiva compatta e il
rapido diffondersi di questo movimento sociale che in un breve
arco di tempo invase il mondo.
Fu a metà dell'Ottocento
che si realizzò un evento intenso ed emotivo, legato alla
dimensione "ultraterrena" e dal quale nacque il movimento dello
Spiritismo. Nel 1848 una modesta famiglia americana di
Hydesville (New York) divenne improvvisamente centro
dell'attenzione pubblica. Nell'abitazione della famiglia Fox si
facevano sentire "gli spiriti". La casa era "infestata".
Margareth e Katherine Fox, di 15 e 11 anni, avevano avvertito
misteriosi rumori provenienti dai muri della loro casa. Erano
soprattutto colpi ritmici e regolari che esse interpretarono
come opera intenzionale di "spiriti disincarnati" per attirare
l'attenzione e comunicare con i viventi. Reagirono ai colpi con
altri colpi e parve loro di ricevere risposte interpretabili,
non casuali. Nacque così la cosiddetta "Tiptologia", che
diventerà il mezzo di comunicazione più importante del movimento
spiritico, specie quando si passò all'uso dei "tavolini".
Per quanto riguarda le
sorelle Fox, sembra che diversi anni dopo, durante una
ristrutturazione dell'edificio dove abitavano, venisse trovato,
murato in piedi dietro una parete, lo scheletro di un uomo.
La risonanza di questi
fatti dilagò in maniera esplosiva non solo in America ma anche
in Europa. La possibilità di comunicare con le anime dei
trapassati divenne una "moda sociale", praticata in case
private, ma anche in luoghi pubblici, un culto vero e proprio
con i suoi fedeli e i suoi riti. Una specie di nuova religione.
Le sorelle Fox vennero
coinvolte in una attività medianica intensa, discussa e ben
presto di ampie dimensioni pubbliche, ma tuttora molto
criticata. Nel 1852, a Cleveland, si tenne addirittura il
Primo Congresso Mondiale Spiritistico. Non erano trascorsi
nemmeno cinque anni da quei primi colpi nel muro nella casa di
Hydesville.
Questa moda sociale
coinvolse anche persone scettiche, diventando una curiosità
culturale e serio argomento di discussione nei più vari
ambienti.
"Da un punto di vista
critico - commenta l'antropologo Alberico Lolli - (vedi
"Quaderni di Parapsicologia", Corso Propedeutico, 1990) lo
Spiritismo rappresenta una grave regressione nella concezione
del paranormale, abbassato a una cruda e stravagante visione di
un mondo immaginario (….) , l'idea chiave che sorregge lo
spiritismo è una facoltà trans-umana (….) che consente di
comunicare con le anime dei defunti (…) la credenza di una tale
facoltà già faceva parte di una antichissima tradizione occulta
: maghi, oracoli, pitonesse, sciamani sono sempre esistiti
presso tutte le culture, ma appare davvero strano (…) che lo
Spiritismo possa essersi manifestato in maniera così prepotente
presso le società occidentali (…)".
Dall'America lo
Spiritismo giunse ben presto in Europa: Francia, Italia,
Inghilterra in particolare, dove si formarono gruppi di
entusiasti e nuove Associazioni.
PRIMO PERIODO SCIENTIFICO
Attorno al 1870 un
giovane fisico inglese, destinato a salire ai più alti fastigi
della fama scientifica per la scoperta del Tubo Catodico e
dell'elemento Tallio, dichiarò che intendeva indagare sui
fenomeni cosiddetti spiritici. Si chiamava William Crookes.
Crookes sperimentò con
due grandi medium: Daniel Dunglas Home col quale ebbe risultati
strabilianti nel campo della PK, e Florence Cook, rimasta famosa
per le sue materializzazioni e per il "fantasma "
materializzato di una giovane donna che disse di chiamarsi Katie
King. Critiche violente bersagliarono il giovane scienziato che
mantenne coraggiosamente le sue posizioni e mai ritrattò quanto
aveva pubblicato sulle sue esperienze ("Ricerche sui fenomeni
dello Spiritismo", 1874): mai volle che il Crookes che aveva
scoperto il Tallio fosse disgiunto da quello che aveva studiato
Home e la Cook.
Gli studi di Crookes non
potevano non lasciare traccia. A Londra quattro illustri
scienziati si dedicarono allo studio dei casi spontanei, con
prevalenza dei fenomeni telepatici: William Barrett, Edmund
Gurney, William Myers, Henry Sidgwick, che nel 1882 fondarono
quella che si chiamò e tuttora si chiama "Society for Psychical
Research" la mitica S.P.R. Entro breve tempo la Società inglese
potè avvalersi dell'opera appassionata di un grande numero di
studiosi illustri non solo inglesi, ma francesi, polacchi,
americani: la sua attività portò ben presto allo studio dei più
famosi soggetti contemporanei e alla realizzazione di opere di
grande valore. Nacquero la rivista "Journal for Psychical
Research" e i "Proceedings".
Due anni dopo, nel 1884,
fu fondata negli Stati Uniti una specie di affiliazione della
S.P.R., che divenne poi autonoma come A.S.P.R., l' American
Society for Psychical Research.
In Francia ebbe inizio
un movimento chiaramente religioso come impostazione, tradotto
in una filosofia e in una morale che aveva in sé un grande
segreto: semplicità, immediatezza e adattabilità a tutte le
opinioni e che raccolse sotto la sua dottrina milioni di
persone. Era la metà dell' 800. Nel 1856 fu pubblicato "Le
Livre des Esprits", "Il Libro degli Spiriti", testo ufficiale
della Dottrina Spiritista quale fu accolta in quasi tutta
l'Europa.
Le spoglie mortali
dell'uomo che diede l'avvio a questo straordinario movimento
riposano nel cimitero parigino di Père Lachaise, sulla cui
tomba sono scolpite queste parole: "Nascere, morire, rinascere
per progredire. Questa è la legge." Si chiamava Hypolyte Léon
Denizard Rivail, ma dai suoi milioni di seguaci era conosciuto
soprattutto con lo pseudonimo, suggeritogli in una seduta
spiritica: Allan Kardec.
La dottrina kardechiana
fu dettata per scrittura automatica e si basa fondamentalmente
sulla teoria reincarnazionistica, pur conservando alla sua base
i valori fondamentali della dottrina cristiana. Kardec fondò
nel 1858 la famosa "Révue Spirite", cui seguirono "Il Libro dei
Medium" ed altre numerose opere, sempre dettategli dagli spiriti
e che ebbero tutte uno strepitoso successo sia dottrinale che
editoriale: valanghe di nuovi seguaci andavano via via ad
ingrossare le file di questo "popolo", che dava più che mai la
riprova di quale sia sempre stata per l'umanità la necessità
dell'occulto, dell'ignoto, del trascendente. La dottrina
kardechiana si opponeva in modo netto e convincente al
materialismo dominante e apriva nuove vie a libere espressioni
dello spirito.
Da un punto di vista
storico è doveroso ricordare che i libri di Allan Kardec sono
stati tutti ristampati anche recentemente.
A Parigi intanto nasceva
l'I.M.I., l' "Institut Métapsychique International", per
iniziativa di due medici, l'italiano Rocco Santoliquido e il
polacco Gustave Géley, e con il sostegno economico di un ricco
ed entusiasta industriale francese, il cui nome qui è doveroso
ricordare, Jean Méyer. Era il 1919.
Venne ben presto fondata
una rivista che - come il "Journal" della S.P.R.- diventerà
famosa nel tempo e nella storia della Parapsicologia: "La Rèvue
Métapsychique". Presidente onorario della società fu nominato
il grande scienziato Charles Richet, premio Nobel per la
Medicina nel 1913. Richet fu anche Presidente della Società
Inglese ed è stato certamente uno dei grandi padri della
Parapsicologia. Fu Richet a coniare il termine Metapsichica.
Nel 1922 pubblicò "Le Traité de Métapsychique", un'opera
poderosa ritenuta tuttora un classico della materia.
Di questo Istituto tre
studiosi in particolare si resero famosi in epoche successive:
lo stesso Gustave Geley, il dr. Eugène Osty e l'ing. René
Warcollier.
In questo periodo anche
l'Italia non fu estranea agli interessi del paranormale, sempre
con orientamento spiritista. Genova, Torino, Roma, Napoli: le
principali città in cui ci si interessò del fenomeno. E di cui
rimane memoria storica.
A Torino il prof.
Vincenzo Scarpa fondò la rivista "Gli Annali dello Spiritismo",
primo organo ufficiale del movimento. A Palermo nel 1863 nasceva
la "Società Magnetica". Ma il momento in Italia non era
favorevole: troppi interessi politici e troppi freni da parte
della Chiesa cattolica. Bisognerà aspettare la fine del secolo
per trovare tracce importanti del movimento spiritico.
Fu a Genova che nel 1900
si mise in luce la personalità di Ernesto Bozzano, il quale
diede inizio a un movimento storicamente importante. Fondò a
Genova, ai primi del secolo, il "Circolo Minerva", dove nel 1901
si tennero le celebri sedute medianiche con la medium Eusapia
Palladino, alla presenza del noto psichiatra Enrico Morselli.
Nacque allora la rivista "Luce e Ombra", fondata da Angelo
Marzorati e di cui Bozzano fu instancabile collaboratore. "Luce
e Ombra" non ha mai cessato la pubblicazione e compie quest'anno
(2000) il secolo di vita. Bozzano era un autodidatta, ma
preciso e coscienzioso. Raccolse una ricchissima casistica,
variamente controllata, dalla quale estrasse materiale per
pubblicare più di quaranta volumi.
Napoli fu la culla del
"fenomeno Palladino". Di umile condizione e pressochè
analfabeta, Eusapia Palladino ebbe una infanzia disagiata,
orfana di madre fin dalla nascita (1854) e testimone a otto anni
dell'assassinio del padre. Fin dalla più tenera età ebbe
manifestazioni che possiamo giudicare paranormali. Un medico
napoletano, Ercole Chiaia, fu interessato alla fenomenologia
che Eusapia - già adulta- continuava a manifestare. Fu il
primo a studiarla e a constatarne i fenomeni. Questa donna
eccezionale fu senza dubbio la medium più studiata e controllata
nel ventennio 1888-1908 da studiosi insigni sia in Europa che
in America. Fu scoperta più volte a truccare, ma è rimasta
storicamente una delle medium più qualificate e avallate da
molti fra gli scienziati più noti del periodo.
D'altra parte questo
fine-inizio secolo, che si era contraddistinto per il trionfo
del pensiero scientifico-positivista , era anche stato segnato
da una singolare fioritura di attività irrazionali, magiche,
occultistiche, spiritiche.
"Ciò ha determinato
(commenta Massimo Biondi, medico e membro della P.A., su
"Quaderni di Parapsicologia", 1994, n.2) una situazione
complessa e pressochè unica, molto affascinante da un punto di
vista storico. Talvolta con il favore dei sistemi del potere
religioso e politico, tal altra in diretto antagonismo con essi,
alla luce del sole e più spesso nel segreto e nell'ombra, è
andata crescendo una corrente antirazionalista, antiscientifica
e antimaterialista (…) sostenuta da intellettuali della più
svariata provenienza."
Così in Italia, per
quanto l'interesse verso la Parapsicologia non abbia avuto un
ruolo importante, non sarebbe giusto ignorare che per circa 20
anni si produsse un insieme di interessi e di circostanze per
cui non fu lontana, anche nel nostro Paese, la costituzione di
una corrente simile a quella denominata, nei Paesi
anglosassoni, "Ricerca Psichica". Citeremo solo pochi nomi di
scienziati, psichiatri, neurologi, psicologi, le cui ricerche e
pubblicazioni erano indirizzate in tal senso: Augusto Tamburini,
direttore dell'Ospedale Psichiatrico di Reggio Emilia e di
Modena, Cesare Lombroso ed Enrico Morselli, entrambi
psichiatri, Felice Bottazzi, fisiologo, Giovanni Battista
Ermacora, fisico padovano, che fu certamente quello che più si
avvicinò ai metodo rigorosi della S.P.R., la quale più di una
volta ne riconobbe i meriti. La "Rivista di Studi Psichici"
fu per diversi anni la dimostrazione di una impostazione
rigorosa della ricerca "che permettesse di inquadrare i fenomeni
supernormali all'interno delle leggi conosciute della natura,
senza invocare subito cause trascendenti". La Rivista raccolse
la collaborazione delle firme più prestigiose dell'epoca.
L'improvvisa morte di Ermacora, tre anni dopo, segnò la fine
della rivista, almeno come era stata concepita.
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SECONDO PERIODO SCIENTIFICO
Come si è precisato
all'inizio di questo capitolo sulla Storia della Parapsicologia,
abbiamo stabilito di dividere scolasticamente e arbitrariamente
dei periodi costruiti su poche linee essenziali e con date di
comodo.
Questo che abbiamo
chiamato Secondo Periodo Scientifico possiamo
farlo risalire ad uno studioso inglese, lo psicologo William Mac
Dougall, presidente della S.P.R. nel 1920 che, chiamato come
docente di psicologia all'Università di Harvard (Boston), fu
nominato poco dopo presidente della A.S.P.R, l'Associazione
Americana per la Ricerca Psichica, che era stata fondata nel
1884.
Così il destino, o il
caso, continuarono a dipanare quel filo misterioso e intrigante
che nemmeno ottanta anni prima era partito dagli Stati Uniti
dalla casa delle sorelle Fox, e ritornava negli Stati Uniti
tramite l'inconsapevole persona del dr. Mac Dougall, per
svolgere un compito che forse era stato predestinato.
Infatti il prof. Mac
Dougall non rimase che pochi anni nello sgradito ambiente
universitario bostoniano e accettò, nel 1927, l'incarico di
dirigere l'Istituto di Psicologia della Duke University a
Durham, nel North Carolina
Qui comincia una delle
tappe più importanti della Parapsicologia nel mondo.
Alcuni allievi di Harvard
seguirono il maestro a Durham. Fra questi un ex studente di
teologia, poi professore di fisiologia vegetale, che si era
distinto per innate doti di rigore, costanza, serietà di
ricerca. Questo giovane naturalista si chiamava Joseph Banks
Rhine. A lui Mac Dougall affidò la sezione parapsicologica
della facoltà, con ampia libertà di ricerca, mettendo in atto,
più avanti, ciò cui meditava e ambiva da tempo: la fondazione di
un Istituto di Parapsicologia.
Rhine, forse, fu anche
fortunato. E' certo che la sua pazienza, la sua tenacia, e la
sua severità metodologica, furono ricompensate. Coadiuvato dalla
moglie Louisa e dal collega Karl Zener (creatore delle famose
"carte") e in seguito da John Pratt, William Roll, Karlis Osis,
Stuart, Betty Humphrey, Gertrude Schmidler e molti altri, mise
in atto una ricerca metodologica (sempre d'accordo con Mac
Dougall) che permettesse in modo sistematico una valutazione
statistico-quantitativa degli esperimenti: esperimenti sempre
severamente controllati, sempre, cioè, sotto il diretto
controllo dello sperimentatore. Non occorre dire, infatti, che
tutta la fenomenologia spontanea si presenta indipendentemente
dalla volontà dello sperimentatore che diventa in un certo senso
un semplice osservatore.
L'indirizzo delle sue
ricerche fu del tutto nuova e all'apparenza rivoluzionaria.
Charles Richet era stato fra i primi ricercatori ad introdurre
negli sperimenti il metodo cosiddetto quantitativo servendosi
delle carte da gioco che cercava di fare indovinare ai
sensitivi. Rhine portò due sostanziali variazioni. Per ovviare
alle instabilità caratteriali di medium e sensitivi, li
sostituì con soggetti presi a caso fra studenti e volontari, e
standardizzò al massimo il metodo con le carte (troppo varie e
numerose) con altre carte i cui simboli furono drasticamente
ridotti a cinque e il più possibile anonimi: Stella, Croce,
Quadro, Cerchio, Onde. Le carte erano state ideate dal
collega Karl Zener e per questo, fin dall'inizio, furono
chiamate "carte Zener".
Veniva usato un mazzo di
25 carte formato da 5 stelle, 5 quadri, 5 onde, 5 croci, 5
cerchi. Inizialmente gli esperimenti furono indirizzati allo
studio della Telepatia, poi della Chiaroveggenza e infine della
Precognizione. In seguito, per indicare complessivamente i tre
fenomeni, Rhine coniò un termine nuovo : Extra Sensory
Perception, la cui sigla divenne famosa nel mondo: E.S.P.
Le carte Zener presero in seguito anche il nome di "carte ESP".
Nel 1935 Rhine fondò alla
Duke University il Laboratorio di Parapsicologia, familiarmente
chiamato il LAB, del quale divenne legalmente erede, nel 1965,
l' Institute for Parapsychology, tutt'ora il più
famoso nel mondo, "braccio sperimentale" della FRNM (Fondazione
per le Ricerche sulla Natura dell'Uomo).
Nel 1937 ebbe inizio la
pubblicazione di quella che ancora oggi è considerata la più
qualificata rivista di Parapsicologia: il "Journal of
Parapsychology" ( JP ).
La scuola del Rhine
sollevò all'inizio critiche aspre. Quando furono resi noti i
primi risultati sperimentali il mondo scientifico,
prevalentemente materialista, esplose in un violento rigetto: la
ESP minacciava di riproporre il dualismo "corpo e anima",
filosofia estremamente avversata in quel periodo. In realtà la
scuola del Rhine ha spianato la strada a tutti gli studi più
moderni in Parapsicologia, sia negli Stati Uniti che nel mondo.
In questa Storia che
stiamo tratteggiando, dobbiamo ricordare il 19 Giugno 1957, in
cui Rhine e Pratt contribuirono a fondare la "Parapsychological
Association", comunemente chiamata P.A, una istituzione
professionale internazionale che diversamente dalle altre
società di ricerca psichica, ammetteva solo gli studiosi che
avevano pubblicato i loro lavori su Riviste scientifiche
prestigiose e avevano contribuito attivamente alla ricerca
parapsicologica. La nuova Associazione promosse delle Annual
Convention. I suoi associati non hanno mai superato i 300.
Uno degli scopi della PA è quello di fornire gli standard per
una ricerca corretta in Parapsicologia e di facilitare la
comunicazione fra i ricercatori.
Alla scuola sperimentale
della Duke University venne invitata, all'inizio degli anni '30,
una giovane donna irlandese, che fatalmente si sarebbe
inserita nella storia della Parapsicologia americana, pur non
avendo né le caratteristiche né le qualifiche dello studioso.
Infatti Eileen Jeanet Garrett era soprattutto una medium, una
splendida sensitiva, già sperimentata in Inghilterra prima,
negli USA poi, dai più qualificati studiosi dell'epoca. Ma il
carattere di questa giovane donna, intelligente, pratica,
attiva, anche politicamente impegnata, la portò innanzi tutto ad
una continua e tenace ricerca di se stessa, sempre tormentata da
dubbi sulle origini della sua medianità, in posizione polemica
contro qualsiasi concezione spiritica. Il fortunato incontro con
la ricchissima Mrs. Bolton, Membro del Congresso Americano, le
permise nel 1951 di fondare la Parapsychology Foundation
, la P.F., per sostenere le ricerche scientifiche, organizzare
convegni internazionali ad alto livello, pubblicare l'
"International Journal of Parapsychology" ed una serie di
monografie di parapsicologia di notevole importanza. Il senso
organizzativo della Garrett le permise anche di attuare uno
degli avvenimenti più importanti nella storia della
Parapsicologia : lo storico Congresso di Utrecht nel 1953, che
sanzionò il termine di Parapsicologia.
Solo raramente le
Università hanno istituzionalizzato la Parapsicologia. Negli
Stati Uniti la Duke University e, per alcuni anni, la
J.F.Kennedy University di Orinda in California. Si tengono molti
corsi di Parapsicologia, ma si tratta sempre di iniziative
personali di parapsicologi professionalmente impegnati in altra
branca scientifica.
All'Università di
Princeton, Robert Jahn ha fondato nel 1979 il "Princeton
Engineering Anomalies Research Laboratory"; allo Stanford
Research Institut il dr. E. May conduce i programmi più
ambiziosi di ricerca parapsicologica.
In Europa. Nel 1953 fu
affidato al prof. H.W.K. Tenhaeff un Istituto universitario di
Parapsicologia ad Utrecht (Olanda), che nel 1974 divenne
cattedra, la prima al mondo, diretta poi dallo svedese Martin
Johnson. Dopo circa trenta anni la Cattedra fu chiusa per
mancanza di fondi.
In Germania un'altra
Università accolse una cattedra di Parapsicologia, quella di
Freiburg in Baviera, fondata e diretta nel 1950 da Hans Bender,
che in verità "contrabbandò" la parapsicologia sotto il nome di
Psicoigiene e Territori di Frontiera (Institut fur Grenzgebiete
der Psychologie und Psychoygiene)
Nell'Unione Sovietica
ebbe una sua veste accademica il Laboratorio di Parapsicologia
di Leningrado dove, prima l'illustre neurologo Vladimir
Bekhterev, poi il suo allievo Leonid Vasiliev, per molti anni
effettuarono esperimenti di telepatia.
Nel 1987 è stata fondata
ad Edimburgo (Scozia) la sola attuale cattedra di
Parapsicologia, la Koestler Chair, nata per un lascito
ereditario di Arthur Koestler, noto scrittore degli anni
post-bellici, e poi appassionato studioso e ricercatore di
fenomeni paranormali. La cattedra è diretta molto attivamente
dal prof. Robert Morris.
Ma non solo negli USA e
in Europa si ricerca e si studia nel campo del paranormale. Il
Sud America è ricco di Associazioni attive e stimate, specie in
Argentina e Brasile, che pubblicano riviste e organizzano
congressi internazionali.
Una curiosa situazione si
è venuta a creare in Cina, dove le ideologie politiche hanno
indirizzato gli studiosi verso strade di interessanti
compromessi. Il Marxismo cinese opponeva ovviamente le stesse
rigide restrizioni ideologiche di quello sovietico. La
Parapsicologia era denunciata come una decadente eredità
occidentale. Dopo la Rivoluzione Culturale le cose cambiarono,
ed una vera 'svolta' avvenne quando un famoso fisico, padre
della tecnologia spaziale , sostenne che certi particolari
fenomeni erano manifestazioni del "Qi", l'energia vitale che
permea il corpo attraverso i meridiani dell'agopuntura e che
pertanto dovevano essere studiati. In un Istituto del
Dipartimento Voli Spaziali poterono sperimentare un sensitivo
particolarmente dotato, di nome Zhang, con straordinarie
capacità PK. In un filmato ripreso alla velocità di quattrocento
fotogrammi al secondo, si osserva nel suo divenire il passaggio
di una capsula medicinale attraverso il vetro della provetta in
cui era stata sigillata. I ricercatori cinesi hanno avuto
fortuna nel presentare la psi fra le pieghe del Qigong e
della medicina tradizionale cinese: il Partito è stato
tacitamente favorevole.
Nei testi di Storia della
Parapsicologia poco purtroppo si parla della Parapsicologia in
Italia e mai di quella italiana attuale. E' ben vero che si
dice che tutto ciò che è contemporaneo non è storia ma cronaca,
ma ci sembra doveroso parlare anche della Parapsicologia di casa
nostra.
Nel capitolo che abbiamo
dedicato allo Spiritismo abbiamo accennato come a Genova avesse
avuto inizio un movimento (1900) abbastanza vivace, promosso da
Ernesto Bozzano, amico dello scienziato Charles Richet e
profondo studioso dei fenomeni psichici e fisici . Bozzano era
un autodidatta e non uno sperimentatore, il metodo di studio da
lui proposto consisteva nella "analisi comparata e convergenza
delle prove". Fondò il "Circolo Minerva" dove, alla presenza
dello psichiatra Enrico Morselli, sperimentò con la medium
Eusapia Palladino e più tardi, nel 1927, diresse le famose
sedute tenute a Millesimo nella villa del marchese
Centurione-Scotto, con la medianità dello stesso marchese.
Bozzano scrisse una quarantina di libri che sono tuttora una
vera miniera di casistica spontanea.
Il nome di Ernesto
Bozzano è particolarmente ricordato nella storia italiana;
raccolse una ricchissima biblioteca di testi antichi e
contemporanei, dalla magia all'esoterismo, alla ricerca
psichica, che poi lasciò in eredità al dr. Gastone De Boni,
medico di Verona, il quale per tutto il tempo della sua vita
conservò ed arricchì questo straordinario patrimonio
letterario. De Boni continuò anche la pubblicazione della
rivista "Luce e Ombra", pure a costo di molti sacrifici
personali. Il lavoro, la costanza e l'amore che Bozzano e De
Boni dedicarono sia alla Biblioteca che alla Rivista, non è
andato fortunatamente disperso. Silvio Ravaldini, erede
spirituale e testamentario di De Boni, trasferì a Bologna le
molte migliaia di volumi e fondò l' "Archivio di Documentazione
Storica della Ricerca Psichica", che raccoglie, cataloga e
conserva tutto quanto è stato pubblicato sulla Ricerca
Psichica intesa nel senso più ampio del termine. E nel 1995 ,
per preservare nel tempo il raro patrimonio bibliografico, è
nata la Fondazione Biblioteca Bozzano-De Boni , riconosciuta
anche dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali.. La
rivista "Luce e Ombra"- sempre per l'instancabile attività di
Silvio Ravaldini, ha continuato la sua pubblicazione trimestrale
e quest'anno compie (anno 2000) i cento anni.
A Roma il 26 Maggio 1937
Emilio Servadio, Giovanni Schepis, Ferdinando Cazzamalli e Luigi
Sanguineti diedero vita ad una "Società Italiana di
Metapsichica" (SIM) che venne riconosciuta dallo Stato. Nel
1946 iniziò la pubblicazione di "Metapsichica". Un grave
contrasto fra il Cazzamalli e la Società portò ad una scissione.
Il prof. Cazzamalli ne uscì giuridicamente perdente , ma gli fu
concessa la testata della Rivista. A Milano costituì la "Associazione
Italiana Scientifica di Metapsichica" (AISM) che pur
con vicende alterne, ed alterna attività, è tutt'ora presente
nel panorama della Parapsicologia italiana.
La SIM di Roma intanto
cambiò la sua sigla in SIP, sostituendo il termine Metapsichica
con Parapsicologia. Era il 1955.
A Roma stava emergendo la
personalità di studioso di Emilio Servadio. Pure essendo
diventato una eminente personalità nel campo della Psicoanalisi,
non ha mai cessato di sostenere la realtà dei fenomeni
paranormali e di portarvi i contributi della sua conoscenza. E
ciò fino al termine della sua vita. Morì a 91 anni, il 18
Gennaio 1995.
Bologna ha avuto un ruolo
particolare nella storia italiana. Nato teoricamente
nell'Ottobre 1949 per l'incontro di tre medici bolognesi
(Alessandro Buscaroli, Piero Cassoli, Enrico Marabini), il
futuro Centro bolognese si aggregò dapprima ad una associazione
già esistente, costituitasi nel 1938, il "Centro Emiliano di
Metapsichica" (CEM), che aveva cessato la sua attività durante
il periodo bellico. La diversa impostazione di studio -il CEM
era tendenzialmente spiritista- fu ben presto in contrasto con
l'orientamento dei nuovi soci che nel 1952 si distaccarono per
costituire il 13 Ottobre 1954 l'attuale e sempre vivacissimo "Centro
Studi Parapsicologici", il C.S.P.
Il CSP, che raccolse ben
presto noti cultori della materia, di diverse estrazioni
culturali, svolse fin dall'inizio una attività rivolta in due
direzioni: una socio-culturale ed una scientifico-sperimentale.
Per molti anni questa duplice vita del Centro fu vivace e
intensa. Tre conferenze al mese, con relatori fra i più
qualificati sia italiani che stranieri, e l'esame e lo studio
di un centinaio di sensitivi. Fra i tanti Maria Gardini,
chiromante; Luisa Godicini, psicometra, Pasqualina Pezzola
veggente e diagnosta unica nel suo genere; Venia, veggente
poliedrica: le chiamavamo "le quattro Signore del CSP". Furono
studiate per anni, con pubblicazioni su riviste qualificate. Lo
studio dei sensitivi, le ricerche sul campo, le sperimentazioni
sulla ESP e la PK, hanno costituito per mezzo secolo la vita
vivace e ininterrotta di questa associazione senza fini di
lucro, vissuta solo con le modeste quote dei suoi soci. Fra le
sperimentazioni più significative lo studio della "marcia sul
fuoco" (o pirobazia) sia in Macedonia che a Bologna; lo
straordinario esperimento chirurgico sotto ipnosi all'Ospedale
di Crevalcore (BO); particolari esperimenti di telepatia
collettiva; il prolungato studio dei cosiddetti "guaritori" o
pranoterapeuti , lo studio di immagini sacre "piangenti";
esperimenti con LSD.
Nel 1968 a Bologna si
formò un Gruppo di Ricerca, composto da fisici, medici, biologi,
filosofi , una équipe multidisciplinare per lo studio
dell'ipnosi, della medianità, della ESP , della PK, dei
Guaritori. Alcune date importanti: Settembre 1971, il Congresso
di Modena organizzato dalla Clinica delle Malattie Nervose e
Mentali su "Psichiatria e Parapsicologia" con la partecipazione
di Piero Cassoli; Febbraio 1972 alla RAI per la trasmissione
"Chiamate Roma 3131" durante la quale si organizzò uno
straordinario esperimento di Telepatia collettiva che fruttò lo
spoglio di 45.000 responsi.
Il 1975, ospiti della
Facoltà di Farmacologia dell'Università di Bologna, fu tenuto il
primo Corso Propedeutico di Parapsicologia in dieci lezioni. Nel
1976, inserito nel corso di Psicologia Sperimentale
all'Università di Firenze, il CSP fu invitato a tenere un
Seminario che ricalcò le tematiche del Corso tenuto a Bologna.
Ancora un ciclo di seminari per studenti e laureati fu tenuto
nel 1978 nell'Aula Magna dell'Istituto di Fisica sempre
dell'Università bolognese.
Qualcuno si laureò con
tesi di laurea su argomento parapsicologico; qualcuno pubblicò
dei libri. Nel 1980 uscì il primo numero del "Bollettino",
notiziario per i soci. In concomitanza con il primi Congressi
chiamati "Giornate Parapsicologiche Bolognesi", riprese la
pubblicazione dei "Quaderni di Parapsicologia",
rivista semestrale, che era stata sospesa per mancanza di fondi.
Dal 1995 l'attività del
Centro bolognese si distingue e si struttura in due momenti
sostanziali: l'attività scientifica svolta dal "Dipartimento
di Ricerca" diretto dal dr. Enrico Marabini ed una attività
didattica svolta con un "Corso di apprendimento
teorico pratico per Ricercatori" , corso biennale in venti
lezioni, che continua ad avere un numero costante di allievi,
provenienti da diverse località italiane.
Nel 1999 il Centro
Bolognese ha compiuto mezzo secolo di vita. La sua ininterrotta
attività è stata documentata in una recente pubblicazione dal
titolo "Un Sole nascosto", di Brunilde Cassoli e Paola
Righettini.
A Napoli fu fondato nel
1963 il "Centro Italiano di Parapsicologia" (CIP) per
iniziativa del prof. Giorgio di Simone. Il CIP si è reso noto in
campo anche internazionale per la lunga e seria sperimentazione
con uno straordinario medium, la cui identità è rimata anonima
per molti anni. Si trattava di una medianità a incorporazione.
Sui messaggi della " Entità A" sono stati scritti vari libri .
Attualmente il medium, uscito dall'anonimato, ha assunto la
presidenza del Centro napoletano. Il suo nome è Corrado
Piancastelli, direttore anche di due riviste: "Informazioni di
Parapsicologia" e "Uomini e Idee".
Il prof. Giorgio di
Simone presiede, sempre a Napoli, l'Istituto "Gnosis" e dirige
l'omonima rivista.
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