STORIA DELLA PARAPSICOLOGIA

                                           Brunilde Cassoli

 

 

INTRODUZIONE

 

La  Sibilla

 

"Posso contare i granelli della sabbia

o posso misurare l'Oceano /

ho orecchie per il silenzio e so cosa

dice il muto /

oh, i miei sensi percepiscono odore

di testuggine con carcassa /

messa a bollire sul fuoco con carne di

agnello in un calderone /

di rame è il recipiente che sta sotto

e di rame è il coperchio"

 

Narra Erodoto che Questa fu la risposta della pitonessa di Delfi agli inviati di Creso, re della Lidia, nel momento esatto in cui essi entravano nel Tempio, e prima ancora che essi ponessero alla pitonessa la domanda per cui Creso li aveva inviati.   La domanda era la seguente: "Cosa sta facendo in questo momento il re Creso, figlio di Aliatte?"  E Creso, nel giorno concordato con i suoi messaggeri -il centesimo dalla loro partenza- aveva messo a bollire in un calderone di rame una testuggine e un agnello fatto a pezzi. Aveva cercato di attuare una delle cose più improbabili e più difficili da immaginare.  Eravamo circa nel '500 a.C. e, se i fatti sono veri, possiamo affermare  che Creso aveva la stoffa dello sperimentatore.

 

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Dai tempi più remoti il mistero ha accompagnato la vita dell'Uomo.  La vita umana non sarebbe  così carica di emotività e di interesse se mancasse il mistero, se non ci fossero fatti inspiegabili e inquietanti, vissuti, affrontati, subìti, a volte con timore o stupore e riverenza  e sottomissione, a volte indagati, combattuti, rifiutati, accettati. Per ogni enigma risolto, dieci ne sorgono, e ciò vale per il macrocosmo come per il microcosmo, per gli sconfinati spazi dell'Universo e per gli altrettanto sconfinati spazi interiori.

 

Noi vogliamo occuparci di quei fenomeni che da sempre accompagnano l'Uomo e che sono stati avvertiti e sentiti come "insoliti":  intuizioni, sogni veridici, apparizioni, capacità profetiche, guarigioni inspiegabili, comunicazioni fra vivi o col mondo ultraterreno eccetera, quei fenomeni che oggi noi chiamiamo "paranormali", o più modernamente psi, la prima lettera greca della parola "Psiche". Paranormale significa "che sta a fianco del normale ", che accompagna la normalità in attesa - forse  solo ipotetica - di integrarsi in essa.

 

La Ricerca che si occupa e studia i fenomeni paranormali è definita con tre termini diversi, ma praticamente dallo stesso significato. Il più antico, adoperato  fin dal secolo scorso (1882) dai popoli anglosassoni, è "Ricerca Psichica".  Nel mondo latino, con un termine coniato ai primi del secolo, dal premio Nobel Charles Richet, si usò  "Metapsichica" . Nel 1953 il Congresso Internazionale tenutosi nell'Università di Utrecht in Olanda, propose "Parapsicologia"

In tutti e tre i termini entra il concetto  di "psiche". Tutti e tre i termini vengono impiegati tutt'ora : praticamente sono sinonimi, ma, come abbiamo anticipato, con espressione più moderna oggi si tende a parlare di  fenomeni  psi.

 

Noi useremo prevalentemente  il termine Parapsicologia. La Parapsicologia  per noi  si interessa  e studia un campo notevolmente più ristretto di fenomeni. Ma di ciò parleremo in seguito.

 

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DAL  MITO  ALLA  STORIA

 

 La prima pagina di questo Compendio di Parapsicologia riporta un aneddoto, citato da Erodoto nelle sue "Storie" e al quale  possiamo dare un certo credito. Fenomeni paranormali vengono segnalati dai resoconti storici fin dalla più remota antichità, spesso riportati da libri sacri. L'Antico Testamento è una vera miniera  di fatti che si potrebbero interpretare come fenomeni di chiaroveggenza, precognizione, sogni telepatici e profetici.

 

All'inizio dei tempi storici pressochè dovunque si  ritrova una mentalità magica, analogica, e i principi della magia, che è pratica e dottrina assieme, emergono a poco a poco, inconfondibili. L'evocazione dei morti appare fin dalle prime civiltà: Accadi, Sumeri, Babilonesi, Caldei, Egiziani. L'Egitto fu la patria, la culla della  "scienza dell'Aldilà", del culto dei morti, nonché della credenza degli spiriti che si evocavano anche per mezzo delle "statue parlanti". Egiziana è la credenza nel Ka^, considerato come un "doppio spirito", un perispirito da venerare e rispettare. Egiziana è anche l'origine dell'oracolo, che in Grecia poi trovò un terreno fertilissimo.

 

Presso gli Ebrei, dalla religione così diversa dalle altre, con il suo assoluto monoteismo, ebbe grande importanza e diffusione la profezia, considerata ispirazione diretta della divinità che agiva tramite particolari spiriti eletti; di alcuni sono giunti fino a noi anche i nomi e la fama dei loro poteri paranormali: Elia ed Eliseo, che poteva ascoltare a distanza i discorsi dei re nemici, ed Ezechiele che era un potente chiaroveggente. Sono noti gli episodi di Aronne che trasformò il suo bastone in serpente, e di Samuele che apparve a Saul per predirgli l'infausto esito della battaglia contro i Filistei . La vita di Mosè è   costellata  di affascinanti episodi "miracolosi".

 

In Grecia  la "paranormalità" subì una raffinata diversificazione.  Le potenze invisibili, divine o demoniache, non furono più usate e degradate per superare gli ostacoli dell'esistenza,  ma furono impiegate soprattutto per ottenere un contatto con gli Dei, ricorrendo alle Pizie o Pitonesse. L'oracolo di Delfo era fra i più noti e rispettati.

 

Roma ci offre, con il "De Divinatione" di Cicerone, il documento forse più antico e rivelatore della mentalità romana nei confronti dei fenomeni paranormali. I Romani già conoscevano le  "mensae divinatorie" che altro non erano se non ciò che noi oggi chiamiamo "il tavolino" parlante..

 

Molto difficile sarebbe tratteggiare in brevi linee l'atteggiamento del Cristianesimo nei confronti del paranormale. Un simile quadro dovrebbe partire dalla vita di Cristo, piena di accadimenti eccezionali, a tutto il Medio Evo. Ricordiamo il lungo e terribile periodo dell'Inquisizione durante il quale, dal secolo XIII fino al XVIII, i fenomeni paranormali, quando si manifestavano, venivano interpretati come stregoneria  o opera del demonio, con le atroci conseguenze che più o meno tutti conosciamo.

 

Scolasticamente dividiamo la lunga storia della Parapsicologia in alcuni periodi schematici, costruiti su poche linee essenziali.

1)     Periodo Storico, che dai primordi faremo giungere fino al  1770, data assolutamente arbitraria e di comodo, quando il medico Franz Anton Mesmer pubblicò la sua opera più importante: "Mémoire sur la découverte du magnetisme animal".

2)     Periodo Mesmerico, che  - sempre per una datazione di comodo - faremo partire dal 1770 fino al 1848, altra data arbitraria ma significativa, perché rappresenta l'inizio del movimento spiritico.

3)     Periodo Spiritico  che, nato a metà  dell'Ottocento, continua tuttora con una evoluzione indipendente.

4)     Primo periodo Scientifico  che facciamo coincidere con la fondazione  della  "Society for Psychical Research" a Londra , nel 1882.

5)     Secondo periodo Scientifico (più propriamente  Periodo Parapsicologico) con inizio nel 1937 quando a  Durham (USA) fu pubblicato il primo numero del  "Journal of Parapsychology", diretto da Joseph B. Rhine.

 

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Del Primo Periodo riteniamo sufficienti le notizie già fornite precedentemente e  passiamo direttamente al Secondo Periodo:

 

 

IL  MESMERISMO  

 

 

Proseguendo in  questo breve excursus storico accenneremo ora a quella originale figura di medico austriaco, Franz Anton  Mesmer, che abbiamo scelto per datare il  Secondo Periodo  della  Storia della Parapsiclogia. Perché Mesmer? Perché il 1770?

  Laureatosi prima in filosofia  e in teologia, poi in medicina, Mesmer apprezzò le teorie magiche di Paracelso e quelle matematiche di Newton, giungendo ben presto ad elaborare una sua ipotesi di derivazione astrologica che espresse nella sua tesi di laurea in medicina dal titolo: "De Planetarum influxu". Affermava che accanto ad un magnetismo fisico, quello proprio delle calamite, esisteva un magnetismo animale che prendeva le mosse dall'influsso dei corpi celesti su tutti gli esseri viventi. Concepiva cioè l'esistenza di un impalpabile "fluido" universale che, permeando l'intero spazio cosmico, aveva la particolare proprietà di agire sul corpo umano dandogli delle proprietà analoghe a quelle della calamita. Sapendo ben dirigere quel fluido, si poteva riportare "armonia" ad un corpo ammalato, cioè disarmonico e privo di equilibrio, e ridargli la salute. Su questa base Mesmer  subito dopo la laurea iniziò quel periodo della sua carriera di medico che venne definito del "magnetismo minerale", convinto com'era, di convogliare sui pazienti, tramite le calamite, un mezzo fluidico di natura fisica. Due casi clinici ben documentati come spettacolari guarigioni gli procurarono subito grande fama, nonostante l'opposizione e le violenti polemiche della classe medica ufficiale.

 

Mesmer fu costretto a lasciare l'Austria e nel 1776 si rifugiò a Parigi. Ben presto anche a Parigi acquistò fama, prestigio e denaro. Ma la grande importanza di questo periodo, da un punto di vista culturale, fu la pubblicazione della sua opera principale che segnò una data e una tappa nella Storia:  "Mémoire sur la découverte du  Magnetisme animal" nel quale viene portata in luce la sua più brillante intuizione, quella della  sorgente biologica del fluido. Con questo  scritto infatti Mesmer rivoluziona radicalmente  la sua generale concezione bio-medica: la forza magnetica minerale diventa  animale. Si era infatti accorto, durante le sedute terapeutiche, che la virtù curativa del supposto fluido non derivava tanto dalle calamite metalliche applicate sui pazienti, quanto dalle mani stesse del terapeuta.

Con questa osservazione Mesmer scopre, o per lo meno intravede, quella che oggi si dice tecnica della trance ipnotica.  Portava i suoi pazienti - spesso con sedute di gruppo- in "stati modificati di coscienza" che si accompagnavano a drammatiche esperienze, tremiti, convulsioni, riso, pianto ecc. e da cui, questi ammalati, uscivano svuotati e liberati dalle loro sofferenze. Accadeva anche, durante queste sedute, che si manifestassero fenomeni di conoscenza di fatti ignoti al paziente di schietto carattere paranormale.

 

E' facile intuire  le reazioni delle istituzioni scientifiche verso queste pratiche ("abili mistificazioni, a scopo di lucro").  Mesmer lasciò più volte Parigi e definitivamente la Francia nel 1794 nel corso della rivoluzione francese. Ritornò in Austria dove morì nel 1815, solo e povero.

 

Diventa ora più comprensibile perché, con Mesmer, si sia stabilita una data e un periodo storico. Il Mesmerismo, che parte da un filone di idee antiquato (fluido cosmico e influenza astrologica) e attraversa la fase del  fluido fisico (vedi calamite), giunga poi al concetto biologico di fluido animale, che si trasmette dal terapeuta al paziente, inquadrando la tecnica in uno schema psicologico e psichiatrico e aprendo la strada all'ipnotismo moderno e ai grandi psichiatri del XIX secolo quali Charcot, Janet,  Jung, Freud.

 

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LO  SPIRITISMO

 

 

La Patria dello Spiritismo è stata certamente la libera  America dove un particolare clima socioculturale ancora semplice e a contatto con la natura ha favorito una mentalità collettiva compatta e il rapido diffondersi di questo movimento sociale che in un breve arco di tempo invase il  mondo.

 

Fu a metà dell'Ottocento che si realizzò  un evento intenso ed emotivo, legato alla dimensione "ultraterrena" e dal quale nacque il movimento dello  Spiritismo. Nel 1848 una modesta famiglia americana di Hydesville (New York) divenne improvvisamente centro dell'attenzione pubblica. Nell'abitazione della famiglia Fox si facevano sentire "gli spiriti". La casa era "infestata". Margareth e Katherine Fox, di 15 e 11 anni, avevano avvertito misteriosi rumori provenienti dai muri della loro casa. Erano soprattutto colpi ritmici e regolari che esse interpretarono come opera intenzionale di "spiriti disincarnati" per attirare l'attenzione e comunicare con i viventi. Reagirono ai colpi con altri colpi e parve loro di ricevere risposte  interpretabili, non casuali.  Nacque così la cosiddetta "Tiptologia", che diventerà il mezzo di comunicazione più importante del movimento spiritico, specie quando si passò all'uso dei  "tavolini".

 

Per quanto riguarda le sorelle Fox, sembra che diversi anni dopo, durante una ristrutturazione dell'edificio dove abitavano, venisse trovato, murato in piedi dietro una parete, lo scheletro di un uomo.

 

La risonanza di questi fatti dilagò in maniera esplosiva non solo in America ma anche in Europa. La possibilità di comunicare con le anime dei trapassati divenne una "moda sociale", praticata in case private, ma anche in luoghi pubblici, un culto vero e proprio con i suoi fedeli e i suoi riti. Una specie di nuova religione.

Le sorelle Fox vennero coinvolte in una attività  medianica intensa, discussa e ben presto di ampie dimensioni pubbliche, ma  tuttora molto criticata. Nel 1852, a Cleveland, si tenne addirittura il  Primo Congresso Mondiale Spiritistico. Non erano trascorsi nemmeno cinque anni da quei primi colpi nel muro nella casa di Hydesville.

 

Questa moda sociale coinvolse anche persone  scettiche, diventando una curiosità culturale e serio argomento di discussione nei più vari ambienti.

"Da un punto di vista critico  - commenta l'antropologo Alberico Lolli -  (vedi "Quaderni di Parapsicologia", Corso Propedeutico, 1990) lo Spiritismo rappresenta una grave regressione nella concezione del paranormale, abbassato a una cruda e stravagante visione di un mondo immaginario (….) , l'idea chiave che sorregge lo spiritismo  è una facoltà  trans-umana  (….) che consente di comunicare con le anime dei defunti (…) la credenza di una tale facoltà già  faceva parte di una antichissima tradizione occulta : maghi, oracoli, pitonesse, sciamani sono sempre esistiti  presso tutte le culture, ma appare davvero strano (…) che lo Spiritismo possa essersi manifestato in maniera così prepotente presso le società occidentali (…)".

 

Dall'America  lo Spiritismo giunse ben presto in Europa: Francia, Italia, Inghilterra in particolare, dove si formarono gruppi di entusiasti e nuove Associazioni.

 

 

PRIMO PERIODO SCIENTIFICO

 

Attorno al 1870  un giovane fisico inglese, destinato a salire ai più alti fastigi della fama scientifica per la scoperta del Tubo Catodico e dell'elemento Tallio, dichiarò che intendeva indagare sui fenomeni cosiddetti spiritici. Si chiamava William Crookes.

 

Crookes sperimentò con due grandi medium: Daniel Dunglas Home col quale ebbe risultati strabilianti nel campo della PK, e Florence Cook, rimasta famosa per le sue materializzazioni e per il  "fantasma " materializzato di una giovane donna che disse di chiamarsi Katie King. Critiche violente bersagliarono il giovane scienziato che mantenne coraggiosamente le sue posizioni e mai ritrattò quanto aveva pubblicato sulle sue esperienze ("Ricerche sui fenomeni dello Spiritismo", 1874):  mai volle che il Crookes che aveva scoperto il Tallio fosse disgiunto da quello che aveva studiato Home e la Cook.

 

Gli studi di Crookes non potevano non lasciare traccia. A Londra quattro illustri scienziati si dedicarono  allo studio dei casi spontanei,  con prevalenza dei fenomeni telepatici: William Barrett,  Edmund Gurney, William Myers, Henry Sidgwick, che nel 1882 fondarono quella che si chiamò e tuttora si chiama "Society for Psychical Research" la mitica S.P.R. Entro breve tempo la Società inglese potè avvalersi dell'opera  appassionata di un grande numero di studiosi illustri non solo inglesi, ma francesi, polacchi, americani: la sua attività portò ben presto allo studio dei più famosi soggetti contemporanei e alla realizzazione di opere di grande valore. Nacquero la rivista "Journal for Psychical Research" e i "Proceedings".

 

Due anni dopo, nel 1884, fu fondata negli Stati Uniti una specie di affiliazione della S.P.R., che divenne poi autonoma come A.S.P.R., l' American Society for Psychical Research.

 

In Francia  ebbe inizio un movimento chiaramente religioso come impostazione, tradotto in una filosofia e in una morale che aveva in sé un grande segreto: semplicità, immediatezza e adattabilità a tutte le opinioni e che raccolse sotto la sua dottrina milioni di persone. Era la metà dell' 800.  Nel 1856 fu pubblicato  "Le Livre des Esprits", "Il Libro degli Spiriti", testo ufficiale della Dottrina Spiritista quale fu accolta in quasi tutta l'Europa.

 

Le spoglie mortali dell'uomo che diede l'avvio a questo straordinario movimento riposano nel cimitero parigino di Père Lachaise,  sulla cui tomba sono scolpite queste parole: "Nascere, morire, rinascere per progredire. Questa è la legge." Si chiamava Hypolyte Léon Denizard Rivail,  ma dai suoi milioni di seguaci era conosciuto soprattutto con lo pseudonimo, suggeritogli in una seduta spiritica: Allan Kardec.

 

La dottrina kardechiana fu dettata per scrittura automatica e si basa fondamentalmente sulla teoria reincarnazionistica, pur conservando alla sua base i valori fondamentali  della dottrina cristiana. Kardec fondò nel 1858 la famosa "Révue Spirite", cui seguirono "Il Libro dei Medium" ed altre numerose opere, sempre dettategli dagli spiriti e che ebbero tutte uno strepitoso successo sia dottrinale che editoriale: valanghe di nuovi seguaci andavano via via ad ingrossare le file di questo "popolo",  che dava più che mai la riprova di quale sia sempre stata  per l'umanità la necessità  dell'occulto, dell'ignoto, del trascendente. La dottrina kardechiana si opponeva in modo netto e convincente al materialismo dominante e apriva nuove vie a libere espressioni dello spirito.

Da un punto di vista storico è doveroso ricordare che i libri di Allan Kardec sono stati tutti ristampati  anche recentemente.

 

A Parigi intanto nasceva  l'I.M.I., l' "Institut Métapsychique International", per iniziativa di due medici, l'italiano  Rocco Santoliquido e il polacco Gustave  Géley, e con il sostegno economico di un ricco ed entusiasta industriale francese, il cui nome qui è doveroso ricordare, Jean Méyer.  Era il 1919.

 

Venne ben presto fondata una rivista che  - come il "Journal" della S.P.R.-  diventerà famosa nel tempo e nella storia della Parapsicologia:  "La Rèvue Métapsychique". Presidente onorario della società fu  nominato il grande scienziato Charles Richet, premio Nobel per la Medicina nel 1913.  Richet fu anche Presidente della Società Inglese ed è stato certamente uno dei grandi padri della Parapsicologia. Fu Richet a coniare il termine Metapsichica.  Nel 1922 pubblicò "Le Traité de Métapsychique", un'opera poderosa ritenuta tuttora un classico della materia.

 

Di questo Istituto tre studiosi in particolare si resero famosi in epoche successive: lo stesso Gustave Geley, il dr. Eugène Osty e l'ing. René Warcollier.

 

In questo periodo anche l'Italia non fu estranea agli interessi del paranormale, sempre con orientamento spiritista. Genova, Torino, Roma, Napoli: le principali città in cui ci si interessò del fenomeno. E di cui rimane memoria storica.

A Torino il prof. Vincenzo Scarpa fondò la rivista "Gli Annali dello Spiritismo", primo organo ufficiale del movimento. A Palermo nel 1863 nasceva la "Società Magnetica".  Ma il momento in Italia non era favorevole: troppi interessi politici e troppi freni da parte della Chiesa cattolica.  Bisognerà aspettare la fine del secolo per trovare tracce importanti del movimento spiritico.

 

Fu a Genova che nel 1900 si mise in luce la personalità di Ernesto Bozzano, il quale diede inizio a un movimento storicamente importante. Fondò a Genova, ai primi del secolo, il "Circolo Minerva", dove nel 1901 si tennero le celebri sedute medianiche con la medium Eusapia Palladino, alla presenza del noto psichiatra Enrico Morselli. Nacque allora la rivista  "Luce e Ombra", fondata da Angelo Marzorati e di cui Bozzano fu instancabile collaboratore. "Luce e Ombra" non ha mai cessato la pubblicazione e compie quest'anno (2000)  il secolo di vita. Bozzano era un autodidatta, ma preciso e coscienzioso. Raccolse una  ricchissima casistica, variamente controllata,  dalla quale  estrasse materiale per pubblicare più di quaranta volumi.

 

Napoli fu la culla del "fenomeno Palladino". Di umile condizione e pressochè  analfabeta, Eusapia Palladino ebbe una infanzia disagiata, orfana di madre fin dalla nascita (1854) e testimone a otto anni dell'assassinio del padre. Fin dalla più tenera età  ebbe manifestazioni  che possiamo giudicare paranormali. Un medico napoletano, Ercole Chiaia, fu interessato  alla fenomenologia  che Eusapia  - già adulta-  continuava a manifestare. Fu il primo a studiarla e a constatarne i fenomeni. Questa donna eccezionale fu senza dubbio la medium più studiata e controllata nel ventennio 1888-1908  da studiosi insigni sia in Europa che in America. Fu scoperta più volte a truccare, ma è rimasta storicamente una delle medium più qualificate e avallate da molti fra gli scienziati più noti del periodo.

 

D'altra parte questo  fine-inizio secolo, che si era contraddistinto per il trionfo del pensiero scientifico-positivista ,  era anche stato segnato da una singolare fioritura di attività irrazionali, magiche, occultistiche, spiritiche.

"Ciò ha determinato (commenta Massimo Biondi, medico e membro della P.A., su "Quaderni di Parapsicologia", 1994, n.2) una situazione complessa e pressochè unica, molto affascinante da un punto di vista storico. Talvolta con  il favore dei sistemi del potere religioso e politico, tal altra in diretto antagonismo con essi, alla luce del sole e più spesso nel segreto e nell'ombra, è andata crescendo una corrente antirazionalista, antiscientifica e antimaterialista (…) sostenuta da intellettuali della più svariata provenienza."

 

Così in Italia, per quanto l'interesse verso la  Parapsicologia non abbia avuto un ruolo importante, non  sarebbe giusto ignorare che per circa 20 anni si produsse un insieme di interessi e di circostanze per cui non fu lontana, anche nel nostro Paese, la costituzione di una corrente simile a quella denominata,  nei Paesi anglosassoni, "Ricerca Psichica". Citeremo solo pochi nomi di scienziati, psichiatri, neurologi, psicologi,  le cui ricerche e pubblicazioni erano indirizzate in tal senso: Augusto Tamburini, direttore dell'Ospedale Psichiatrico di Reggio Emilia e di Modena, Cesare Lombroso ed Enrico Morselli,  entrambi psichiatri, Felice Bottazzi, fisiologo, Giovanni Battista Ermacora,   fisico padovano, che fu certamente quello che più si avvicinò ai metodo rigorosi della S.P.R., la quale più di una volta ne riconobbe i meriti. La "Rivista di Studi Psichici"  fu per diversi anni la dimostrazione di una impostazione rigorosa della ricerca "che permettesse di inquadrare i fenomeni supernormali all'interno delle leggi conosciute della natura, senza invocare subito cause trascendenti". La Rivista raccolse la collaborazione delle firme più prestigiose dell'epoca. L'improvvisa morte di Ermacora, tre anni dopo, segnò la fine della rivista, almeno come era stata concepita.

 

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SECONDO PERIODO SCIENTIFICO

 

Come  si è precisato all'inizio di questo capitolo sulla Storia della Parapsicologia, abbiamo stabilito di dividere scolasticamente e arbitrariamente dei periodi costruiti su poche linee essenziali e con date di comodo.

 

Questo che abbiamo chiamato Secondo Periodo Scientifico  possiamo farlo risalire ad uno studioso inglese, lo psicologo William Mac Dougall, presidente della S.P.R. nel 1920 che, chiamato come docente di psicologia all'Università di Harvard (Boston), fu nominato poco dopo presidente della A.S.P.R, l'Associazione Americana per la Ricerca Psichica,  che era stata fondata nel 1884.

 

Così il destino, o il caso, continuarono a dipanare quel filo misterioso e intrigante che nemmeno ottanta anni prima era partito dagli Stati Uniti dalla casa delle sorelle Fox, e  ritornava negli Stati Uniti  tramite l'inconsapevole persona del dr. Mac Dougall, per svolgere un compito che forse era stato predestinato.

 

Infatti il prof. Mac Dougall non rimase che pochi anni  nello sgradito ambiente universitario bostoniano e accettò, nel 1927, l'incarico di dirigere l'Istituto di Psicologia della Duke University a Durham, nel North Carolina

Qui comincia una delle tappe più importanti della Parapsicologia nel mondo.

 

Alcuni allievi di Harvard seguirono il maestro a Durham. Fra questi un ex studente di teologia, poi professore di fisiologia vegetale, che si era distinto per innate doti di rigore, costanza, serietà di ricerca. Questo giovane naturalista si chiamava Joseph Banks Rhine.  A lui Mac Dougall affidò la sezione parapsicologica della facoltà, con ampia libertà di ricerca, mettendo in atto, più avanti, ciò cui meditava e ambiva da tempo: la fondazione di un Istituto di Parapsicologia.

 

Rhine, forse, fu anche fortunato. E' certo che la sua pazienza, la sua tenacia, e la sua severità metodologica, furono ricompensate. Coadiuvato dalla moglie Louisa e dal collega Karl Zener (creatore delle famose "carte") e in seguito da John Pratt, William Roll, Karlis Osis, Stuart, Betty Humphrey, Gertrude Schmidler e molti altri, mise in atto una ricerca metodologica (sempre d'accordo con Mac Dougall) che permettesse in modo sistematico una valutazione statistico-quantitativa degli esperimenti: esperimenti sempre severamente controllati, sempre, cioè, sotto il diretto controllo dello sperimentatore.  Non occorre dire, infatti, che tutta la fenomenologia spontanea  si presenta indipendentemente dalla volontà dello sperimentatore che diventa in un certo senso un semplice osservatore.

L'indirizzo delle sue ricerche fu del tutto nuova e all'apparenza rivoluzionaria. Charles Richet  era stato fra i primi ricercatori ad introdurre negli sperimenti il metodo cosiddetto quantitativo servendosi delle carte da gioco che cercava di fare indovinare ai sensitivi. Rhine portò due sostanziali variazioni. Per ovviare alle instabilità  caratteriali di medium e sensitivi, li sostituì con soggetti presi a caso fra studenti e volontari, e standardizzò al massimo il metodo con le carte (troppo varie e numerose) con altre carte i cui simboli furono drasticamente ridotti a cinque  e il più possibile anonimi: Stella, Croce, Quadro, Cerchio, Onde.  Le carte erano state ideate dal collega Karl Zener e per questo, fin dall'inizio, furono chiamate "carte Zener".

 

Veniva usato un mazzo di 25 carte formato da 5 stelle, 5 quadri, 5 onde, 5  croci, 5 cerchi. Inizialmente gli esperimenti furono indirizzati allo studio della Telepatia, poi della Chiaroveggenza e infine della Precognizione. In seguito, per indicare   complessivamente i tre fenomeni, Rhine coniò un termine nuovo : Extra Sensory Perception, la cui sigla divenne famosa nel mondo: E.S.P.  Le carte Zener presero in seguito anche il nome di "carte ESP".

Nel 1935 Rhine fondò alla Duke University il Laboratorio di Parapsicologia, familiarmente chiamato il LAB, del quale divenne legalmente erede, nel 1965, l' Institute for Parapsychology, tutt'ora il più famoso nel mondo, "braccio sperimentale" della FRNM  (Fondazione per le Ricerche sulla Natura dell'Uomo).

Nel 1937 ebbe inizio la pubblicazione di quella che ancora oggi è considerata la più qualificata rivista di Parapsicologia: il "Journal of Parapsychology" ( JP ).

 

La scuola del Rhine sollevò all'inizio critiche aspre. Quando furono resi noti i primi risultati sperimentali il mondo scientifico, prevalentemente materialista, esplose in un violento rigetto: la ESP minacciava di riproporre il dualismo "corpo e anima", filosofia estremamente avversata in quel periodo. In realtà la scuola del Rhine ha spianato la strada a tutti gli studi più moderni in Parapsicologia, sia negli Stati Uniti che nel mondo.

 

In questa Storia che stiamo tratteggiando, dobbiamo ricordare il 19 Giugno 1957, in cui Rhine e Pratt contribuirono a fondare la "Parapsychological Association", comunemente chiamata P.A, una istituzione professionale internazionale che diversamente dalle altre società di ricerca psichica, ammetteva solo gli studiosi che  avevano pubblicato  i loro lavori su Riviste scientifiche prestigiose e avevano contribuito attivamente alla ricerca parapsicologica. La nuova Associazione promosse delle Annual Convention.  I suoi associati  non hanno mai superato i 300. Uno degli scopi della  PA è quello di fornire gli  standard per una ricerca corretta in Parapsicologia e di facilitare la comunicazione fra i ricercatori.

 

 

Alla scuola sperimentale della Duke University venne invitata, all'inizio degli anni '30, una giovane donna irlandese, che fatalmente si sarebbe inserita nella storia della Parapsicologia americana, pur non avendo né le caratteristiche né le qualifiche dello studioso. Infatti Eileen Jeanet Garrett era soprattutto una medium, una splendida sensitiva, già sperimentata in Inghilterra prima, negli USA poi, dai più qualificati studiosi dell'epoca. Ma il carattere di questa giovane donna, intelligente, pratica, attiva, anche politicamente impegnata, la portò innanzi tutto ad una continua e tenace ricerca di se stessa, sempre tormentata da dubbi sulle  origini della sua medianità, in posizione polemica contro qualsiasi concezione spiritica. Il fortunato incontro con la ricchissima Mrs. Bolton, Membro del Congresso Americano, le permise nel 1951 di fondare la Parapsychology Foundation , la P.F., per sostenere le ricerche scientifiche, organizzare convegni internazionali ad alto livello, pubblicare l' "International Journal of Parapsychology" ed una serie di monografie di parapsicologia di notevole importanza.  Il senso organizzativo della Garrett le permise anche di attuare uno degli avvenimenti più importanti nella storia  della Parapsicologia : lo storico Congresso di Utrecht nel 1953, che sanzionò il termine di Parapsicologia. 

 

Solo raramente le Università hanno istituzionalizzato la Parapsicologia. Negli Stati Uniti la Duke University e, per alcuni anni, la J.F.Kennedy University di Orinda in California. Si tengono molti corsi di Parapsicologia, ma si tratta sempre di iniziative personali di parapsicologi professionalmente impegnati in altra branca scientifica.

All'Università di Princeton, Robert Jahn ha fondato nel 1979 il "Princeton Engineering Anomalies Research Laboratory"; allo Stanford Research Institut il dr. E. May conduce  i programmi più ambiziosi di ricerca parapsicologica.

 

In Europa. Nel  1953 fu affidato al prof. H.W.K. Tenhaeff un Istituto universitario di Parapsicologia ad  Utrecht (Olanda), che nel 1974 divenne cattedra, la prima al mondo, diretta poi dallo svedese Martin Johnson. Dopo circa trenta anni la Cattedra  fu  chiusa per mancanza di fondi.

In Germania un'altra  Università accolse una cattedra di Parapsicologia, quella di Freiburg in Baviera, fondata e diretta nel 1950 da Hans Bender, che in verità "contrabbandò" la parapsicologia sotto il nome di Psicoigiene e Territori di Frontiera  (Institut fur Grenzgebiete der Psychologie  und Psychoygiene)

 

Nell'Unione Sovietica ebbe una sua veste accademica il Laboratorio di Parapsicologia di Leningrado dove, prima l'illustre neurologo Vladimir Bekhterev, poi il suo allievo Leonid Vasiliev, per molti anni effettuarono esperimenti di telepatia.

 

Nel 1987 è stata fondata ad Edimburgo  (Scozia) la sola attuale cattedra di Parapsicologia, la Koestler  Chair, nata per un lascito ereditario di Arthur Koestler, noto scrittore degli anni  post-bellici, e poi appassionato studioso e ricercatore di fenomeni paranormali. La cattedra  è diretta molto attivamente dal prof. Robert Morris.

 

Ma non solo negli  USA e in Europa si ricerca  e si studia nel campo del paranormale. Il Sud America è ricco di Associazioni attive e stimate, specie in Argentina e Brasile, che pubblicano riviste e organizzano congressi internazionali.

 

Una curiosa situazione si è venuta  a creare in Cina, dove le ideologie politiche hanno indirizzato gli studiosi verso strade di interessanti compromessi. Il Marxismo cinese  opponeva ovviamente le stesse rigide restrizioni ideologiche di quello sovietico. La Parapsicologia era  denunciata come una decadente eredità occidentale. Dopo la Rivoluzione Culturale le cose cambiarono, ed una vera 'svolta' avvenne quando un famoso fisico,  padre della tecnologia spaziale ,  sostenne che certi  particolari fenomeni  erano manifestazioni del "Qi", l'energia vitale che permea il corpo attraverso i meridiani dell'agopuntura e che pertanto dovevano essere studiati. In un Istituto del  Dipartimento Voli Spaziali poterono  sperimentare un sensitivo particolarmente dotato, di nome Zhang, con straordinarie capacità PK. In un filmato ripreso alla velocità di quattrocento fotogrammi al  secondo, si osserva nel suo divenire il passaggio di una capsula medicinale attraverso il vetro della provetta in cui  era stata sigillata. I ricercatori cinesi hanno avuto fortuna nel presentare la psi fra le pieghe del Qigong e della medicina tradizionale cinese:  il Partito è stato tacitamente favorevole.

 

Nei testi di Storia della Parapsicologia poco purtroppo si parla della Parapsicologia  in Italia e mai di quella italiana attuale.  E' ben vero che si dice che tutto ciò che è contemporaneo non è storia ma cronaca, ma ci sembra doveroso parlare anche della Parapsicologia di casa nostra.

 

Nel capitolo che abbiamo dedicato allo  Spiritismo abbiamo accennato come a Genova avesse avuto inizio un movimento  (1900) abbastanza vivace, promosso da Ernesto Bozzano, amico dello scienziato Charles Richet e profondo studioso dei fenomeni psichici e fisici . Bozzano era un autodidatta e non uno sperimentatore, il metodo di studio da lui proposto consisteva nella "analisi comparata e convergenza delle prove". Fondò il "Circolo Minerva" dove, alla presenza dello psichiatra  Enrico Morselli, sperimentò con la medium Eusapia Palladino e più tardi, nel 1927, diresse le famose sedute tenute a Millesimo nella villa del marchese Centurione-Scotto, con la medianità dello stesso marchese. Bozzano scrisse una quarantina di libri che sono tuttora una vera miniera di casistica spontanea.

Il nome di Ernesto Bozzano è particolarmente  ricordato nella storia italiana; raccolse una ricchissima biblioteca di testi antichi e contemporanei, dalla magia all'esoterismo, alla ricerca psichica, che poi lasciò  in eredità al dr. Gastone De Boni, medico di Verona, il quale per tutto il tempo della sua vita conservò ed arricchì questo straordinario patrimonio letterario.  De Boni continuò anche la pubblicazione della rivista "Luce e  Ombra", pure a costo di molti sacrifici personali. Il lavoro, la costanza e l'amore che Bozzano e De Boni dedicarono sia alla Biblioteca che alla Rivista, non è andato fortunatamente disperso. Silvio Ravaldini, erede spirituale e testamentario di   De Boni,  trasferì a Bologna le molte migliaia di volumi e fondò l' "Archivio di Documentazione Storica della Ricerca Psichica", che raccoglie, cataloga e conserva tutto quanto è stato pubblicato  sulla  Ricerca Psichica   intesa nel senso più ampio del termine.  E nel 1995 , per preservare nel tempo il raro  patrimonio bibliografico, è nata la Fondazione Biblioteca Bozzano-De Boni , riconosciuta anche dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali.. La rivista "Luce e Ombra"- sempre per l'instancabile attività di Silvio Ravaldini, ha continuato la sua pubblicazione trimestrale e quest'anno compie (anno 2000) i cento anni.

 

A Roma il 26 Maggio 1937 Emilio Servadio, Giovanni Schepis, Ferdinando Cazzamalli e Luigi Sanguineti diedero vita ad una "Società Italiana di Metapsichica" (SIM) che venne riconosciuta dallo Stato. Nel 1946 iniziò la pubblicazione di "Metapsichica". Un grave contrasto fra il Cazzamalli e la Società portò ad una scissione. Il prof. Cazzamalli ne uscì giuridicamente perdente , ma gli fu concessa la testata della Rivista. A Milano costituì la "Associazione Italiana Scientifica di Metapsichica" (AISM) che pur con  vicende alterne, ed alterna attività, è tutt'ora presente nel panorama della Parapsicologia  italiana.

La SIM di Roma intanto cambiò la sua sigla in SIP, sostituendo il termine Metapsichica con  Parapsicologia.  Era il 1955.

A Roma stava emergendo la personalità di studioso di  Emilio Servadio. Pure essendo diventato una eminente personalità nel campo della Psicoanalisi, non ha mai cessato di sostenere la realtà dei fenomeni paranormali e di portarvi i contributi della sua conoscenza. E ciò fino al termine della sua vita. Morì a 91 anni, il 18 Gennaio 1995.

 

Bologna ha avuto un ruolo particolare nella storia italiana. Nato teoricamente nell'Ottobre 1949 per l'incontro di tre medici bolognesi (Alessandro Buscaroli, Piero Cassoli, Enrico Marabini), il futuro Centro bolognese si aggregò dapprima ad una associazione già esistente, costituitasi nel 1938, il "Centro Emiliano di Metapsichica" (CEM), che aveva cessato la sua attività durante il periodo bellico.  La diversa impostazione di studio -il CEM era tendenzialmente spiritista-  fu ben presto in contrasto con l'orientamento dei nuovi soci che nel 1952 si distaccarono  per costituire il 13 Ottobre 1954 l'attuale e sempre vivacissimo "Centro Studi Parapsicologici", il C.S.P.

Il CSP, che raccolse ben presto noti cultori della materia, di diverse estrazioni culturali, svolse fin dall'inizio una attività  rivolta in due direzioni: una socio-culturale ed una scientifico-sperimentale. Per molti anni questa duplice vita del Centro fu vivace e intensa.  Tre conferenze al mese, con relatori fra i più qualificati sia italiani che stranieri,  e l'esame e lo studio di un centinaio di sensitivi. Fra i tanti Maria Gardini, chiromante; Luisa Godicini, psicometra,  Pasqualina Pezzola veggente e diagnosta unica nel suo  genere; Venia, veggente poliedrica: le chiamavamo  "le quattro Signore del CSP". Furono studiate per anni, con  pubblicazioni su riviste qualificate. Lo studio dei sensitivi, le ricerche sul campo, le sperimentazioni sulla ESP e la PK, hanno costituito per mezzo secolo la vita vivace e ininterrotta di questa associazione senza fini di lucro, vissuta solo con le modeste quote  dei suoi soci. Fra le sperimentazioni  più significative lo studio della "marcia sul fuoco" (o pirobazia) sia in Macedonia che a Bologna; lo straordinario esperimento chirurgico sotto ipnosi all'Ospedale di Crevalcore (BO); particolari esperimenti di telepatia collettiva; il prolungato studio dei cosiddetti "guaritori" o pranoterapeuti , lo studio di immagini sacre "piangenti"; esperimenti con LSD.

 

 

Nel 1968 a Bologna si formò un Gruppo di Ricerca, composto da fisici, medici, biologi, filosofi , una équipe multidisciplinare per lo studio dell'ipnosi, della medianità, della ESP , della PK, dei Guaritori. Alcune date importanti: Settembre 1971, il Congresso di Modena organizzato dalla Clinica delle Malattie Nervose e Mentali su "Psichiatria e Parapsicologia" con la partecipazione di Piero Cassoli; Febbraio 1972 alla RAI  per la trasmissione "Chiamate Roma 3131" durante la quale si organizzò uno straordinario esperimento di Telepatia collettiva  che fruttò lo spoglio di 45.000 responsi.

Il 1975,  ospiti della Facoltà di Farmacologia dell'Università di Bologna, fu tenuto il primo Corso Propedeutico di Parapsicologia in dieci lezioni. Nel 1976, inserito nel corso di Psicologia Sperimentale all'Università di Firenze,  il CSP fu invitato a tenere un Seminario che ricalcò le tematiche del Corso tenuto a Bologna. Ancora un ciclo di seminari per studenti e laureati fu tenuto nel 1978 nell'Aula Magna dell'Istituto di Fisica sempre dell'Università bolognese.

Qualcuno si laureò con tesi di laurea su argomento parapsicologico; qualcuno pubblicò dei libri. Nel 1980 uscì il primo numero del "Bollettino", notiziario per i soci. In concomitanza con il primi Congressi chiamati "Giornate Parapsicologiche Bolognesi", riprese la pubblicazione dei "Quaderni di Parapsicologia", rivista semestrale, che era stata sospesa per mancanza di fondi.

Dal 1995 l'attività del Centro bolognese si distingue e si struttura in due momenti sostanziali: l'attività scientifica svolta dal "Dipartimento di Ricerca" diretto dal dr. Enrico Marabini ed  una attività didattica  svolta con un "Corso di apprendimento teorico pratico per Ricercatori" , corso biennale in venti lezioni, che continua ad avere un numero costante di allievi, provenienti da diverse località italiane.

 

Nel 1999 il Centro Bolognese ha compiuto mezzo secolo di vita. La sua ininterrotta attività  è stata documentata in una recente pubblicazione dal titolo "Un Sole nascosto", di Brunilde Cassoli e Paola Righettini.

 

A Napoli fu fondato nel 1963 il "Centro Italiano di Parapsicologia" (CIP) per iniziativa del prof. Giorgio di Simone. Il CIP si è reso noto in campo anche internazionale per la lunga  e seria sperimentazione con uno straordinario medium, la cui identità è rimata anonima per molti anni. Si trattava di una medianità a incorporazione. Sui messaggi della  " Entità A"  sono stati scritti vari libri . Attualmente il medium, uscito dall'anonimato, ha assunto la presidenza  del Centro napoletano. Il suo nome è Corrado Piancastelli, direttore anche di due riviste:  "Informazioni di Parapsicologia" e "Uomini e Idee".

Il prof. Giorgio di Simone  presiede, sempre a Napoli, l'Istituto "Gnosis" e dirige l'omonima rivista.