La "SLEEP PARALYSIS" E GLI ALIENI.
Bruno Severi
LA "SLEEP
PARALYSIS"
Il mondo che si cela dietro al sonno ed ai sogni è pieno di
misteri ed alcuni misteri sono più inquietanti di altri. Con il
progredire della ricerca e della speculazione scientifica molti
di questi misteri sono stati risolti, mentre altri stanno in
parte per esserlo. Ma tanto rimane ancora da fare e da scoprire.
Nel variegato contesto del mondo onirico esistono particolari
situazioni attorno alle quali sono nate tante leggende e storie
tenebrose che hanno alimentato da sempre il folklore di tutti i
popoli. Recentemente si è cercato di far luce su queste
peculiari situazioni inquadrandole all'interno di un ben preciso
disturbo del sonno. Mi riferisco a quell'entità che dal punto di
vista medico è indicata come "sleep paralysis" (SP) o paralisi
nel sonno. Esistono due tipi di "sleep paralysis": la SP comune
(CSP) e quella con allucinazioni (HSP). La prima si presenta
quando il dormiente si sveglia all'improvviso e si accorge che
il proprio corpo è completamente paralizzato. Soltanto i suoi
organi di senso e la sua coscienza sono in funzione, tutto il
resto è penosamente bloccato. Questa condizione dura per un
periodo compreso normalmente tra pochi secondi ed un minuto. Un
sondaggio Gallup del 1992 ha concluso che quasi ogni persona
adulta va incontro mediamente ad un episodio di CSP ogni due
anni. La CSP non viene considerata una condizione patologica, ma
soltanto una isolata e reversibile disfunzione fisiologica di
lieve entità. Tuttavia si sta studiando se esiste un rapporto
con una situazione molto più grave che è la sindrome della
improvvisa morte notturna (inspiegabile).
Il secondo tipo di "sleep paralysis" appare ancora più
terrificante ed è chiamato paralisi nel sonno con allucinazioni
(HSP), o anche paralisi nel sonno ipnagogico e ipnopompico. La
definizione "ipnagogico" e "ipnopompico" è legata al fatto che
la HSP sembra verificarsi di preferenza in quella fase di
passaggio tra la veglia ed il sonno, che viene appunto indicata
come fase ipnagogica del sonno, oppure nel momento che precede
immediatamente il risveglio (fase ipnopompica). Queste fasi sono
piene di strane e realistiche visioni che spesso incutono un
profondo terrore in chi le subisce. Esse si possono presentare
sotto forma di allucinazioni di tipo tattile, cinestesico,
visuale, olfattivo o uditivo. La HSP è senz'altro molto più rara
del primo tipo (CSP) e sembra si manifesti talvolta sotto forma
di epidemie a ristretta diffusione geografica. Ad esempio, in un
paese in cui non se ne è mai sentito parlare, all'improvviso
accadono questi fatti con una certa ed inspiegabile frequenza.
Si sta cercando di stabilire se la HSP abbia anche un carattere
ereditario. Ogni singolo episodio di HSP può persistere per un
tempo più lungo rispetto al CSP (si parla sino a 10 minuti) e si
presenta con particolari e caratteristiche che il più delle
volte procurano un estremo terrore a chi ne è vittima. Terrore
legato al fatto che il soggetto, in stato di piena coscienza, si
trova nello stesso tempo paralizzato sul letto ed in preda a
spaventose e a realistiche allucinazioni, in prevalenza di tipo
visivo. Solo di rado le visioni mancano dell'aspetto inquietante
e sottintendono invece presenze beatifiche e rassicuranti.
La maggior parte delle volte, la persona che ne è involontaria
vittima ha la precisa sensazione che nella stanza ci sia una
presenza sconosciuta, spesso minacciosa. Altre volte ha
l'apparizione di persone, demoni, mostri o spiriti che lo
assalgono o cercano di ucciderlo. Oppure ne sente i passi che si
avvicinano, ode la loro voce o il respiro, o percepisce degli
odori. Può sentire distintamente folate di aria gelida. Il tutto
accompagnato da intensa sudorazione, tachicardia, senso di
freddo, panico. La respirazione è spesso difficile anche perché
la persona sente in genere un peso che gli comprime il petto.
L'essere della visione può assalire la persona immobilizzata sul
letto comprimendole il petto ed impedendole di respirare o può
persino cercare di strangolarla. Alcune volte si instaura un
preciso rituale a sfondo sessuale. In casi abbastanza rari lo
stato allucinatorio si può accompagnare ad esperienze del tipo
"Out of Body Experience" durante le quali, oltre all'uscita dal
corpo, si ha la precisa sensazione di abbandonare la stanza in
cui ci si trova e di compiere viaggi all'esterno. Abbastanza
spesso il soggetto vede luci o nebulosità luminose che si
muovono per la stanza.
La scena allucinatoria, nella sua essenza, è sempre un misto di
irrealtà e di realtà, nel senso che ciò che appare è inserito
nell'ambiente nel quale la persona si trova effettivamente in
quel momento. Tutto succede e viene percepito nello sfondo di
una realtà oggettiva che entra a far parte della scena
principale. Ed è appunto questa commistione di elementi
allucinatori con elementi reali che rende queste incredibili
esperienze così realistiche, anzi più vere della stessa realtà,
come alcuni hanno riferito. L'idea di stare sognando o di
assistere al manifestarsi di un processo allucinatorio in quel
momento non sfiora minimamente le persone coinvolte.
La combinazione di queste allucinazioni terrificanti con
l'impossibilità di reagire o di invocare aiuto crea una miscela
veramente esplosiva per chi si trova a vivere queste situazioni.
Moderne indagini hanno stabilito che circa il 15% della
popolazione adulta in tutto il mondo subisce queste esperienze
almeno una volta nella vita, anche se in genere tutto viene
dimenticato. Ad alcuni possono succedere più volte, anche a
brevi intervalli. E' stato notato che spesso la HSP si presenta
a persone che in quel momento stavano dormendo in posizione
supina. Sebbene la CSP e la HSP possono verificarsi a carico di
persone fisicamente sane ed apparentemente prive di qualsiasi
problema di carattere psicologico o sociale, è stato notato un
significativo rapporto con situazioni di stress, di
intossicazione alcolica o da droghe, di narcolessia (si tratta
di un disturbo del sonno che porta ad addormentarsi in modo
frequente, improvviso ed incontrollato), in soggetti che dormono
fuori casa ed in luoghi insoliti. E' abbastanza frequente anche
presso i divorziati ed i vedovi ( Baker, 1992).
PANORAMA STORICO
Da quanto sopra riportato, appare chiaro perché da sempre l'uomo
ha popolato il mondo attorno a sé di demoni, fantasmi, vampiri,
lupi mannari, mostri e folletti. E li ha sempre ritenuti reali,
talvolta come abitanti di un mondo parallelo al nostro, altre
volte come presenze invisibili infestanti certi luoghi
particolari o che si manifestano solo in determinate
circostanze. Si tratta di un fenomeno universale e la cultura di
tutti i popoli è fortemente intessuta da queste strane e paurose
presenze. Intere tradizioni, leggende e mitologie, sino a
diverse fiabe dei bambini, sono nate su queste basi ed ancora
oggi, persino nei paesi più progrediti culturalmente e
industrializzati, tali esseri continuano a tormentare e ad
impaurire l'umanità, in alcuni casi con virulenza incredibile.
Sembrano fare quasi parte del nostro codice genetico o essere i
simboli di realtà archetipiche. Anche la religione cattolica
ammette l'esistenza di demoni, di forze del male variamente
concepite, che spesso tormentano gli uomini o entrano nel loro
corpo mentre dormono. Ed allora l'unico rimedio è l'esorcismo.
L'iconografia religiosa medievale, ed anche quella posteriore, è
ricca di immagini di diavoletti neri con lunghe code lanceolate
che, con i loro forconi, affliggono le notti delle loro vittime
prescelte. Sembrano volerci dare un'anticipazione di quelle che
saranno le future pene dell'inferno. Anche presso numerosi
popoli primitivi si ritiene che gli spiriti maligni possono
entrare nel corpo della gente durante il sonno e provocare
malattie o devastanti fenomeni di possessione.
Per quel che riguarda le interpretazioni che gli antichi o la
gente di altri lontani paesi danno di questi strani fenomeni, il
panorama appare assai vario. Accanto alla diffusissima credenza
che prevede una realtà oggettiva per questi strani ospiti dei
nostri sogni, si è cercato anche di dare spiegazioni diverse.
Per gli antichi greci potevano essere il frutto di una semplice
indigestione. Per i romani e gli egiziani si supponeva che
fossero la conseguenza di un senso di colpa che ci si trascinava
nel sonno. Nell' Europa medievale si colpevolizzavano senza
alcun dubbio i demoni detti, rispettivamente, incubus se di
sesso maschile e succubus se di sesso femminile. Tra i popoli di
etnia araba erano, e sono ancora, i gin, spiritelli del deserto,
a produrre questi incubi notturni. Ancora in Europa, ma in un
passato a noi abbastanza vicino, si faceva ricadere la colpa ai
vampiri o ai cosiddetti lupi mannari. In Irlanda e in Scozia ci
si rifaceva ad uno strano personaggio chiamato Old Hag o Old Hat,
mentre in varie parti dell'Asia poteva essere una volpe o un
gatto malefici oppure gli spiriti degli antenati. Nonostante
questa diversità di interpretazione, quel che più colpisce è
l'universalità di questo fenomeno e la sua presenza dagli albori
della civiltà sino ad ora. Troviamo dei precisi riferimenti alla
HSP in importanti autori classici: Orazio, Plutarco, Erodoto,
Apuleio e Galeno. Su questi assalti notturni ci viene data anche
una autorevole testimonianza da San Agostino e da San Tommaso
d'Aquino che vedono in essi un inequivocabile intervento del
demonio.
ALCUNI ESEMPI DALLA LETTERATURA
Vorrei presentare due esempi tratti dalla letteratura che credo
coprano molti dei diversi aspetti con cui si presenta l'HSP.
Sono entrambi brani dello stesso racconto, "La Horla", che Guy
de Maupassant pubblicò nel 1887. Consideriamoli un buon punto di
partenza per entrare nel cuore del problema. L'interprete di La
Horla così descrive la sua prima esperienza: "Sono ben sicuro di
essere a letto e di dormire... lo sento e lo so...... e sento
anche che qualcuno si sta avvicinando a me, mi guarda, mi palpa,
sale sul mio letto, mette le ginocchia sul mio petto e mi prende
il collo tra le sue mani e le stringe, le stringe con tutta la
sua forza per strangolarmi. Cerco disperatamente di liberarmi,
ma sono incapace del più minimo movimento a causa di quel
terrificante sentimento di impotenza che ci paralizza nei nostri
sogni. Vorrei gridare ma non posso. Cerco con la forza della
disperazione di respirare e faccio sforzi tremendi. Tento di
girarmi su di un fianco per togliermi d'addosso quella creatura
che mi sta schiacciando e soffocando, ma non posso. Poi,
all'improvviso, mi risveglio ancora in preda al panico ed
inzuppato di sudore. Accendo una candela. Sono solo". Il secondo
brano è forse ancora più impressionante. "Ieri sera ho sentito
che qualcuno era accucciato sul mio corpo, con la sua bocca
contro la mia, che succhiava la mia vita attraverso le mie
labbra aperte. Sì, veramente sentivo che egli stava aspirando la
mia vita attraverso la gola, proprio come quando una sanguisuga
succhia il sangue".
Altri famosi scrittori ci hanno lasciato particolareggiate
descrizioni di questi strani fenomeni: Edgar Allan Poe, Ernest
Hemingway, F. Scott Fitgerald, Stephen King, etc.
UNA
VERSIONE MODERNA: LA "ALIEN ABDUCTION"
Dagli anni sessanta in poi si è accumulata, specialmente negli
Stati Uniti, una vasta casistica riguardante persone che hanno
creduto di essere state rapite da extraterrestri e condotte
nelle loro astronavi ( "alien abduction") per subire interventi
chirurgici, specialmente nella zona addominale e genitale, o per
essere sottoposti a pratiche o a violenze sessuali. Sarebbero i
cosiddetti incontri ravvicinati del quarto tipo. La maggioranza
di queste persone ha dimenticato quanto era loro successo. In
questo caso, l'intera vicenda avrebbe tuttavia lasciato uno
strascico di ansia inspiegabile, di depressione, di fobie e di
ricorrenti incubi notturni che li ha spinti a ricorrere ad uno
psicoterapeuta. Una parte di queste persone si è rivolta a
psichiatri i quali, mediante la regressione ipnotica, hanno
fatto rivivere ai pazienti quella situazione traumatica che non
ricordavano di avere subito. Ed i particolari, anche i più
minuziosi e raccapriccianti della loro avventura, sono stati
riportati alla coscienza.
Questa modernissima versione del fenomeno sta trovando numerosi
seguaci in tutto il mondo. Essi si sono organizzati attorno a
sette o a personaggi carismatici che proclamano sconvolgenti
"verità" ricevute dagli alieni stessi.
NUOVE
INTERPRETAZIONI
Sono stati proposti vari modelli interpretativi per spiegare
questa complessa fenomenologia. L'uno non esclude gli altri,
possono benissimo coesistere ed integrarsi reciprocamente.
L'unico che sembra indipendente da tutti gli altri è il modello
realistico.
Modello realistico
Può essere verosimile che le entità che si manifestano nel corso
delle esperienze sopra descritte abbiano una qualche forma di
realtà oggettiva. Ciò presuppone la possibilità che il nostro
mondo sia popolato da esseri invisibili e che solo in
determinate circostanze si possono a noi manifestare. In
alternativa, potrebbero anche far parte di un'altra dimensione
spazio-temporale che mantiene con il nostro mondo solo tenui e
sporadici canali di comunicazione. In questo modello realistico
occorre fare rientrare anche l'esistenza degli extraterrestri.
Modello neurologico
E' stato ripetutamente osservato che persone che soffrono di
disturbi neurologici come, ad esempio, alcune forme di epilessia
e di schizofrenia, possono avere frequentemente quadri
allucinatori i cui contenuti possono coincidere con quelli della
HSP. Appare, comunque, evidente che questa interpretazione può
essere adottata solo per un numero limitato di casi, quei casi
in cui sia presente una patologia a carico del sistema nervoso.
Modello psicodinamico
La psicoanalisi e la psicologia del profondo si sono interessate
già da tempo a questi fenomeni ricavandone dei modelli
interpretativi connessi a traumi del passato, a problematiche di
carattere sessuale e a problemi esistenziali di vario genere non
risolti. Pertanto, da questo particolare punto di vista, le
apparizioni terrificanti non sarebbero altro che allucinazioni
dotate di un significato legato alla psiche della persone che le
subiscono e che deve essere studiato e rivelato. Infatti,
secondo questo modello, l'apparizione-allucinazione non si
manifesta in genere con caratteristiche chiare e dirette, ma è
necessario scavare nella personalità e nei ricordi del paziente
per trovare i giusti rapporti tra il suo mondo psichico e
quell'esperienza. L'allucinazione, alla stessa stregua dei
sogni, si traveste, si maschera, e va pertanto interpretata. Il
suo linguaggio è il simbolo, la metafora e l'allusione. Anche
C.G. Jung (1971) ravvisa in questi fenomeni un valore simbolico
di un qualcosa che sta dietro ai simboli stessi. E questo
qualcosa per Jung è l'archetipo. Aniela Jaffé (1987), una delle
principali e più note collaboratrici di Jung, nel suo libro
"Sogni, profezie e apparizioni" ci fornisce numerosi esempi e
speculazioni a conforto delle intuizioni del suo maestro.
Per Nandor Fodor (1959 ): "... l' incubus, il demone amante
delle streghe dei secoli bui, ( che compare abbastanza spesso
anche nelle esperienze di HSP nell'atto di assalire e di
violentare sessualmente le sue vittime impotenti, nota
dell'Autore) non è una creazione del Satanismo e un abominio
davanti a Dio e agli uomini, ma è una tipica fantasia neurotica
che può venire riconosciuta come tale da qualsiasi
psicoanalista"
Modello psichedelico
E' ormai assodato che il cervello umano è in grado di produrre
infinitesime quantità di sostanze che si possono definire
"allucinogeni endogeni" (Axelrod, 1961; Barker, 1981; Benington,
1965). Potrebbe accadere che la produzione di queste sostanze,
in determinate circostanze, possa aumentare bruscamente
facendoci fare un vero e proprio "trip" psichedelico. Chi assume
volontariamente gli analoghi sintetici di queste sostanze spesso
riferisce di avere fatto, in stato di trance, strani incontri
con esseri incredibili: spiriti di defunti, mostri e folletti,
demoni, animali mitologici, sino a veri e propri extraterrestri.
Si può pertanto ipotizzare che nel sonno, a volte, il nostro
tasso di allucinogeni endogeni subisca un brusco rialzo e questo
fatto sia sufficiente per farci avere un incontro ravvicinato
con una realtà che non sembra appartenere a questo mondo. Questo
modello appare molto suggestivo e non esclude la possibilità di
potersi combinare con il modello psico-fisiologico che sta per
essere descritto.
Modello psico-fisiologico
Dal momento che la HSP consta di due componenti, la paralisi
motoria ed il vissuto allucinatorio, vediamo di affrontare
l'intero problema cercando di spiegare separatamente questi due
diversi aspetti della HSP. Partiamo dalla semplice SP supponendo
che insorga al momento del risveglio. E' stato verificato che
durante la fase REM del sonno, quando appunto si sta sognando,
il cervello produce una forte attività inibitoria nei confronti
dei principali muscoli motori del dormiente (Dement, 1976).
Normalmente questo stato di paralisi cessa con la fine del
sogno, o subito prima, in modo che il dormiente possa svegliarsi
con la piena padronanza del proprio corpo. Se per una qualsiasi
ragione questa inibizione si prolunga oltre il periodo del sogno
ed il soggetto si sveglia, egli si troverà nella infelice
situazione di essere incapace di compiere il pur minimo
movimento. Potrà guardare davanti a sé, sentire i rumori
circostanti, avere una coscienza attiva e in grado di valutare
la sua situazione, ma la sua voce non potrà essere emessa e non
potrà in alcun modo esternare all'esterno i propri timori e la
propria disperazione. I muscoli non rispondono, se ne è perso il
controllo. Lo scopo dell'inibizione motoria indotta dal cervello
sarebbe quella di impedire alla persona che sogna di
accompagnare il vissuto onirico con i gesti del corpo. Grazie a
questo meccanismo di controllo il sogno si sviluppa come una
pura attività mentale, mentre il corpo rimane in una situazione
di calma e di immobilità, estraneo a quel che succede
interiormente.
Passiamo ora alla seconda parte del problema:
la
parte apparizionale.
Secondo Robert A. Baker (1992), esiste una tenuissima linea di
confine tra esperienze mentali apparentemente dissimili come i
pensieri, le fantasie, i sogni e le allucinazioni; per diverse
persone questi diversi tipi di esperienza possono mutare o
evolvere facilmente l'uno nell'altro. Così un sogno, al
risveglio, può trasformarsi in una allucinazione ipnopompica;
oppure un pensiero che si ha prima di addormentarsi può
diventare un sogno. Se mentre stiamo sognando ci svegliamo, i
circuiti neurali e le aree del cervello che erano attivi nel
sogno potrebbero mantenere il loro stato di attivazione ancora
per un po'. Noi, essendo ormai svegli, crederemmo che
determinati stimoli siano di provenienza esterna anziché
originati dall'attività onirica. In altre parole, il sogno
continuerebbe anche quando il soggetto è pressoché sveglio o si
trova nella fase ipnopompica. In una siffatta situazione, gli
stimoli provenienti dall'ambiente si mescolerebbero con gli
stimoli o le immagini provenienti dal sogno organizzandosi il
tutto in modo tale che il cervello crede di essere pienamente
sveglio mentre vive contemporaneamente due diverse realtà:
quella del sogno e quella della veglia. La paralisi durante il
sogno fornirebbe le caratteristiche fisiologiche della
situazione, mentre il sogno, che ugualmente si è prolungato
oltre il dovuto, fornirebbe la base del quadro allucinatorio.
Infine, per Baker, svegliarsi in uno stato di SP può facilmente
indurre una iperventilazione nel soggetto che può spiegare la
difficoltà a respirare ed il senso di pressione al petto.
L'iperventilazione, sempre secondo Baker, procurando al soggetto
un brusco calo dell'apporto di ossigeno al cervello,
provocherebbe una iperacusia (suoni del tutto normali o di bassa
intensità vengono uditi ad un volume elevatissimo). Questa
iperacusia trasformerebbe deboli segnali sonori come fruscii,
cigolii, etc. presenti naturalmente nella stanza, in segnali
sonori molto distinti che arricchirebbero il contenuto
allucinatorio o ne favorirebbero l'insorgenza. Questi rumori
amplificati, sempre secondo Baker, potrebbero essere il terreno
fertile su cui si sviluppano le allucinazioni di tipo uditivo
presenti in certi casi di HSP. Se, infine, l'apporto di ossigeno
cala ulteriormente, verranno attivati i centri del piacere
sessuale nel cervello, il che spiegherebbe la componente erotica
che spesso accompagna tali esperienze.
Simile modello interpretativo mi sembra possa spiegare
esaurientemente anche un tipo di esperienza allucinatoria
leggermente diversa e che appare una semplificazione del
processo sopra illustrato. Si tratta di quelle esperienze, molto
più frequenti, che sono del tutto simili alle precedenti, ma
mancano della paralisi motoria. Vediamo un esempio descritto da
A.M.W. Stirling (1958), nel suo libro: "Ghosts Vivisected". Si
tratta di una sua esperienza personale. " Mi sveglia con
difficoltà da un sonno pesante e vidi molto distintamente, ai
piedi del mio letto, una figura umana apparentemente solida ed a
contorni netti. Mentre la stavo osservando, con il mio cervello
ormai totalmente lucido, la figura si dissolse davanti a me!
Conclusi che il mio cervello era stato parzialmente sveglio e
che la figura non era altro che un residuo di un sogno. Le mie
ore di sonno si erano sovrapposte a quelle di veglia". Come si è
visto, la persona vive l'esperienza in modo simile alla HSP, ma
sembra avere conservato la possibilità di reagire e di muoversi.
Come la Stirling ha sottolineato, queste allucinazioni sarebbero
la continuazione da svegli di un sogno inquietante.
Nel caso che le HSP si verifichino all'inizio del sonno, nella
fase ipnagogica, è stato suggerito un meccanismo in parte
dfferente. Ne sarebbero vittime delle persone che soffrono di un
particolare disturbo del sonno chiamato narcolessia e che spesso
appare associarsi alla HSP. Chi ne soffre cade, in qualsiasi
momento della giornata, improvvisamente addormentato. Sempre
Dement (1976) ha scoperto che i pazienti narcolettici, alcuni
attimi prima di addormentarsi e contrariamente a quanto succede
normalmente, passano subito nella fase REM del sonno, quella in
cui si sogna. Non sono ancora del tutto addormentati, ed hanno
pertanto ancora un qualche rapporto col mondo esterno, eppure
sognano. Come visto in precedenza, la fase onirica è
caratterizzata da paralisi dei principali muscoli motori. Il
contenuto dei loro sogni può facilmente riflettere i pensieri
che essi avevano qualche istante prima, oppure potrebbero
riflettere esperienze avute nel corso della giornata. Ed è su
questa base che probabilmente si sviluppa la HSP. I loro sogni
si inserirebbero in una coscienza ancora in buona parte desta e
che sarà pertanto incapace di riconoscerli come veri sogni.
Appariranno più verosimilmente come fatti reali e se il loro
contenuto è drammatico, crederanno di trovarsi davanti a vere
scene drammatiche. Nello stesso tempo, non avranno la
possibilità di reagire essendo paralizzati. Ricordiamo che la
narcolessia non è una malattia particolarmente rara.
"Alien
abduction"
Per quanto riguarda, infine, la "alien abduction" vorrei
fare queste considerazioni che anche altri hanno proposto.
Diversi studiosi hanno manifestato il forte sospetto che quegli
psichiatri che già credevano nella realtà della "alien abduction",
abbiano in una certa misura influenzato i loro clienti dando un
tono fantascientifico ai ricordi evocati con la regressione
ipnotica. Infatti, un soggetto in ipnosi è quanto di più
influenzabile possa esistere. Inoltre, se i pazienti hanno
sperimentato una HSP, le strane presenze apparse loro
allucinatoriamente sarebbero state trasformate in extraterrestri
dalle suggestioni più o meno esplicite dei loro terapeuti.
Dall'analisi dei fatti, sembra proprio che buona parte dei casi
possa rientrare in questa interpretazione. In alternativa,
sarebbero stati gli stessi pazienti a dare questi connotati alle
loro allucinazioni perché influenzati da film, da libri, riviste
e da programmi e dibattiti televisivi su questo tema che sempre
più massicciamente vengono presentati al pubblico americano.
Mentre all'inizio di questo fenomeno gli alieni venivano
descritti dai "rapiti" in modo piuttosto vario, dopo l'uscita
del film "Incontri ravvicinati del terzo tipo" gli alieni hanno
bruscamente mutato il loro aspetto assumendo le stesse forme
degli extraterrestri presenti nel film. Secondo un sondaggio
molto discusso e discutibile, essendo di parte, nei soli Stati
Uniti si è stimato che ci siano quasi 4 milioni di persone che
hanno una grossa probabilità di essere stati rapiti dagli
alieni. E c'è da aspettarsi che entro breve tempo questa "alien
abduction syndrome" dilagherà anche in Italia. Sembra proprio
che ci sia un adeguamento ai tempi moderni. Come in passato
molti credevano negli spettri, nei demoni, etc, ora ci si
conforma a quelli che paiono essere i mostri della nostra era
supertecnologica. Sepolti i satanassi ed i vampiri di antica
memoria, chi altri, se non gli alieni, potrebbe meglio
candidarsi a terrorizzarci di notte materializzandosi entro le
nostre fantasie secondo le suggestioni dei tempi attuali?
CONCLUSIONI
Giunti a questo punto, credo che non ci sia molto da aggiungere
o da concludere. Il problema di questa strana e spesso
terrificante fenomenologia appare ancora ampiamente aperto anche
se, da vari settori della ricerca scientifica, ci sono già
precisi e abbastanza convincenti modelli interpretativi.
Personalmente non mi sento di dare alcun credito all'ipotesi che
le entità di cui si è parlato abbiano una realtà oggettiva, sia
che facciano parte di questo mondo, sia che provengano da altre
dimensioni o da altri pianeti dispersi nello spazio siderale.
Nei testi sacri della parapsicologia, il fenomeno delle
apparizioni è considerato essere assai complesso, anche per le
diverse tipologie e situazioni con cui esso si manifesta. Ci
sono vari tipi di apparizione e ciascun tipo ha in comune con
gli altri sia delle strette somiglianze, sia delle marcate
differenze. Questo modo non unitario con cui le apparizioni si
presentano fa pensare che molto difficilmente sarà trovata per
esse un' unica teoria. Quello su cui tutti sembrano concordi è
il fatto che le apparizioni, il più delle volte, si manifestano
nel corso di stati modificati di coscienza, il più frequente dei
quali è il sonno o il periodo di dormiveglia. Comunque, in
situazioni di abbassamento del nostro stato di coscienza.
Personalmente, rivolgo la mia preferenza verso il connubio tra
il modello psichedelico e quello psico-fisiologico. Ma, come
detto prima, questa mia preferenza, se dovesse trovare delle
sostanziali conferme, probabilmente potrà coprire solo una parte
del problema, non tutto.
Per finire, permettetemi di lasciarmi andare ad una profezia
molto audace: credo che i tempi siano maturi perché gli spiriti
di tutti i livelli e censi che presiedono alle sedute spiritiche
possano presto essere sostituiti da nuove entità aliene
provenienti da lontane galassie. Ma forse questo è già avvenuto,
ma non ce ne siamo accorti.
Bibliografia
Axelrod, T. (1961) Enzymatic formation of psychotomimetic
metabolites from normally occurring compounds. Science, 134,
343.
Baker, R.A. (1992) Alien abduction or alien productions? Some
not so unusual personal experiences. Da Internet:
http://www.ufobbs.com/ufo
Barker, S.A., et al. (1981) N,N-Dimethyltryptamine: an
endogenous hallucinogen. Int. Rev. Neurobiol., 22, 83-110
Benington, F., et al. (1965) 5-Methoxy-N,N-Dimethyltryptamine, a
possible endogenous psychotoxin. Ala. J. Med. Sci., 2, 397-403
Dement, W. (1976) Some must watch while some must sleep:
Exploring the world of sleep. W.W. Norton & Co., Inc., New York
Fodor, N. (1959) The Haunted Mind, pag. 201, Garrett
Publications, New York
Jaffé, A. (1987) Sogni, Profezie e Apparizioni. Ed.
Mediterranee, Roma
Jung, C.G. (1971) Inconscio, occultismo e magia. New Compton
Italiana, Roma
Stirling, A.M.W. (1958) Ghosts vivisected. The Citadel Press,
New York
SUMMARY
"Sleep
Paralysis and Aliens"
The Author deals with the problem of Old Hag, i.e. the nocturnal
attack by supernatural beings such as demons, monsters, witches,
vampires, etc. The victim awakes abruptly feeling a weight
pressing on his chest, at times seeing or perceiving a
threatening presence in the room. He tries to move, struggle or
scream, but in vain: he is paralyzed. These dramatic experiences
appear to be transcultural and have always alimented the
folklore, the legends, the tales, and the mythologies. It seems
to exist a close connection between these experiences and the
modern notion of alien possession/abduction. Such phenomena are
now mostly retained to be the expression of a sleep disorder
known as hallucinatory sleep paralysis or hypnagogic/hypnopompic
sleep paralysis. This disorder is characterized by horrifying
hallucinations accompanied by paralysis of the victim's body at
the moment of falling asleep or at the awakening . The origin of
this condition is believed to reside in the dream state which,
in some instances, begins just prior to falling asleep or
persists in the period immediately upon wakening. The subject is
fully aware of his condition, but is unable to move any of the
involuntary muscles of his body and speak. At this point
dramatic hallucinations of different type appear: tactile,
kinesthetic, visual, olfactory or auditory, accompanied by fear.
Or, more simply, he vaguely feels an undetermined, generally
malevolent, presence. The similarities between the Old Hag
syndrome and the hallucinatory sleep paralysis are quite
striking. According to an increasing number of researchers, the
hypothesis of a direct and reciprocal relationship between them
appears fully justified. Narcolessy too, an other so-called
sleep disorder, seems often involved in these experiences. The
Author suggests that there might be a direct role of endogenous
hallucinogens which contribute to provoke such experiences.